Il decreto Sblocca Cantieri, così come modificato dalle Camere, è diventato legge con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 140 del 17 giugno 2019. Con lo Sblocca Cantieri sono state introdotte alcune importanti novità nel settore dei lavori pubblici, a partire dalla riforma del Codice degli Appalti, con l’introduzione di alcune forme di semplificazione per velocizzare l’iter di realizzazione delle opere pubbliche e la revisione delle soglie per l’affidamento di lavori.
Per quanto riguarda l’iter dei provvedimenti attuativi il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha ottenuto ieri l’intesa in Conferenza unificata sullo schema di dm che concretizza la norma del decreto Sblocca Cantieri per il finanziamento di interventi infrastrutturali in Comuni sotto i 3.500 abitanti. Il decreto individua le modalità e i termini di accesso al finanziamento per lavori di immediata cantierabilità relativi a: manutenzione di strade, illuminazione pubblica, strutture pubbliche comunali e abbattimento delle barriere architettoniche.
Le risorse a disposizione, non utilizzate dai precedenti programmi per i piccoli comuni, sono 7.535.118,69 di euro e verranno utilizzati per finanziare i suddetti interventi, su richiesta dei singoli enti, in 1.152 comuni che hanno meno di 3.500 abitanti.
I comuni che potranno accedere al finanziamento sono stati individuati sulla base degli indici Istat sul “Grado di Urbanizzazione” e dell’Indice di Vulnerabilità Sociale e Materiale – IVSM. Sono stati inoltre esclusi dal finanziamento i piccoli comuni che hanno già avuto accesso ai recenti programmi (Nuovi progetti di intervento e 6000 Campanili). L’importo massimo finanziabile per intervento è stato individuato in 200.000 euro (di cui fino a 150.000 euro per lavori, e fino a 50.000 euro per somme a disposizione). Fonte MIT