La Regione Calabria ha presentato “Crescere in Comune“, un progetto triennale di sviluppo rivolto ai Comuni piccoli e carenti di personale tecnico-specialistico: l’iniziativa vuole imprimere un’accelerazione della semplificazione dei processi burocratici per migliorare l’efficienza degli enti locali grazie ad una trasformazione digitale.
Il progetto mira a colmare le criticità del territorio come la gestione del ciclo dei rifiuti e delle risorse idriche, lo stanziamento previsto supera i 20 mln. indirizzati ad accompagnare i Comuni in un percorso di modernizzazione e digitalizzazione che prevede la riorganizzazione, formazione e l’utilizzo di strumenti innovativi.
Non solo risorse economiche, stavolta la Regione concede professionalità, questa la sintesi del progetto “Crescere in Comune” che la Giunta regionale ha presentato al Ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, nel punto d’ascolto alla cittadella di Catanzaro nell’ambito del progetto di semplificazione della burocrazia.
“È un progetto che dura 3 anni, ha detto il vicepresidente della giunta regionale Pietropaolo, con una dotazione finanziaria di 20 mln. che prevede l’affiancamento ai piccoli comuni di professionisti su 4 aree tematiche: la gestione dell’ambiente, del demanio, l’economia circolare, il Pnrr e la gestione finanziaria”.
L’affiancamento da parte dei professionisti è supportato da applicativi e soluzioni informatiche del data center regionale rese disponibili ai comuni, l’utilizzo degli applicativi potrà essere migliorato e reso efficiente nei confronti dei comuni dai professionisti mandati a supporto. Un progetto sperimentale presentato per la prima volta a Catanzaro che vuole porsi di ausilio ai piccoli enti in difficoltà o senza personale professionale a cui affidare le pratiche PNRR o altri progetti di rilancio e gestione ordinaria.
Obiettivo da raggiungere “anche attraverso metodologie innovative come quella dell’Intelligenza Artificiale, ha aggiunto il presidente della Regione Roberto Occhiuto, che possono essere applicate per la redazione degli atti amministrativi e per sviluppare modelli predittivi che, ad esempio, evitino il dissesto dei comuni“.
Fonte: comune di Reggio Calabria