Avviato a febbraio 2017, il progetto Madre – Metropolitan Agriculture for Developing an innovative, sustainable and Responsible Economy, si pone l’obiettivo di promuovere l’agricoltura metropolitana come mezzo per lo sviluppo di un’economia sostenibile, innovativa e responsabile.
Fanno parte delle ‘buone pratiche’ del primo catalogo dell’agricoltura urbana e peri-urbana europea, cinque progetti della città metropolitana di Bologna e il patto delle municipalità per il cibo di Milano. Il documento, identifica in sei aree metropolitane le migliori pratiche in termini di innovazione per gli agricoltori, innovazione sociale, innovazione per i consumatori, ricerca accademica, innovazione territoriale e innovazione transnazionale.
Nella serie delle ‘storie cui ispirarsi’ di questa prima mappa dell’agricoltura periurbana nell’Ue ci sono i progetti Campi Aperti e Fattoria Urbana di Bologna, l’esperienza dei gruppi di acquisto di Arvaia, il Centro per gli studi avanzati su consumo e comunicazione dell’Università Alma Mater e il recupero delle Serre dei Giardini Margherita. Tra le esperienze transnazionali, viene citato invece il Patto per la politica alimentare urbana di Milano (Mufpp), eredità più importante di Expo Milano cui hanno aderito 160 città di 62 paesi, incluse le 6 del progetto Madre.
Co-finanziato dal Programma Interreg Med e dal Fondo europeo di sviluppo regionale Fesr, il progetto Madre vede il coinvolgimento di sei grandi aree metropolitane, Bologna, Barcellona, Marsiglia, Montpellier, Salonicco e Tirana, della zona del Mediterraneo (Francia, Italia, Grecia, Spagna e Albania). I partner sono: Avitem – Agenzia per le Città e i Territori Sostenibili del Mediterraneo di Marsiglia, ente capofila del progetto; Anima Investment Network; Ciheam-Maim – Centro Internazionale di Studi Avanzati sull’Agronomia del Mediterraneo – Istituto di Agronomia di Montpellier; MedCities – Network Mediterraneo per lo Sviluppo Urbano Sostenibile di Barcellona, l’Università Aristotele di Salonicco e l’Università Agraria di Tirana.