Si è svolta il 22 febbraio presso il Ministero delle Politiche agricole, la cerimonia di premiazione delle migliori pratiche tradizionali e dei Paesaggi rurali storici iscritti nel Registro nazionale. Il Registro accoglie paesaggi agricoli, forestali e pastorali, che conservano valori storici significativi, legati alla persistenza nel tempo di forme colturali associate a prodotti tipici e pratiche agricole tradizionali. Le aree si contraddistinguono per valori ambientali legati alla presenza dell’uomo come agricoltore e rivestono importanti funzioni per la qualità della vita delle popolazioni sia urbane che agresti. All’evento sono intervenuti, tra gli altri, il direttore generale – Direzione dello Sviluppo Rurale – Emilio Gatto, i professori Mauro Agnoletti dell’Università degli studi di Firenze, il professor Tiziano Tempesta dell’Università degli studi di Padova e il professor Pierluigi Petrillo dell’Università degli studi di Roma.
“I paesaggi rurali storici e le pratiche agricole tradizionali sono un patrimonio unico del nostro Paese – ha detto il titolare del Mipaaf, Maurizio Martina – che assumono ancora più valore in questo anno, dedicato proprio al cibo italiano. Il loro ruolo è cruciale: rappresentano infatti il legame profondo che c’è tra ambiente, tradizione, identità e la straordinaria capacità dei nostri agricoltori di formare e conservare i luoghi come beni comuni. In queste storie c’è tutta l’Italia. E noi abbiamo il dovere di rafforzare e valorizzare sempre di più e meglio queste aree, puntando su un’agricoltura sostenibile, tutelando la biodiversità e continuando la nostra battaglia contro il consumo del suolo. Puntiamo quindi sulla tripla A: agricoltura, ambiente, alimentazione, favorendo il connubio perfetto tra comunità locali, economie territoriali, capitale umano, paesaggio, reti sociali. La vera sfida è questa”.
Per quanto riguarda i Paesaggi rurali storici, gli attestati sono stati consegnati alle Colline vitate del Soave; ai Paesaggi Silvo pastorali di Moscheta; alle Colline di Conegliano Valdobbiadene – Paesaggio del Prosecco Superiore; Oliveti terrazzati di Vallecorsa; Paesaggio Agrario della Piana degli Oliveti Monumentali di Puglia; Fascia pedemontana olivata Assisi – Spoleto; Paesaggio della Pietra a secco dell’Isola di Pantelleria; al Paesaggio del Parco Regionale Storico Agricolo dell’Olivo di Venafro; Paesaggio Policolturale di Trequanda; al Paesaggio rurale storico di Lamole. Per le Pratiche agricole invece il riconoscimento è andato alla Transumanza e alla Piantata Veneta.