“Molti Comuni, di tutta Italia, ci stanno chiedendo l’ordinanza” che colpisce i clienti delle prostitute “perché la vogliono applicare”. Lo rivela il sindaco di Firenze Dario Nardella che, soffermandosi sui primi risultati dell’ordinanza, aggiunge: “A distanza di due settimane cominciamo già a vedere i primi risultati, le strade delle nostre periferie sono più libere“. Detto questo, però, “non dobbiamo abbassare la guardia perché il fenomeno è molto drammatico, vasto e non basta combatterlo soltanto con le ordinanze dei sindaci”.
Anche perché “c’è troppo silenzio, troppa omertà e indifferenza. Stiamo parlando di donne schiavizzate, trattate come oggetti, costrette a stare sulle strade con il freddo, la notte, per vendersi per 10, 20 euro”. Inoltre “il 25% sono minorenni. E allora a chi dice che così violiamo la libertà del cliente, noi diciamo che prima di tutto è in gioco la dignità delle persone, di queste donne, rispetto alla quale tutti noi con coscienza dobbiamo dare una risposta”.
Intanto dopo una sola settimana dall’entrata in vigore, è arrivato il primo ricorso al Tar contro la nuova ‘ordinanza anti prostituzione’. A notificarlo è stato l’avvocato fiorentino Francesco Bertini, come riporta il quotidiano La Nazione.
“L’ordinanza è incostituzionale e contraria anche al decreto Minniti al quale dice di ispirarsi”, spiega il legale, intervistato dalla Nazione, adducendo come motivazioni il fatto che “questa ordinanza viola le leggi dello Stato e trasforma Firenze in un mondo a parte dove, in una materia che la Costituzione riserva allo Stato e che attiene alla sicurezza e ordine pubblico, vige una legge diversa dal resto del Paese”.
L’ordinanza, difesa con forza dal sindaco Dario Nardella, introduce multe fino a 206 euro e fino a 3 mesi di carcere per i clienti sorpresi a contrattare o consumare una prestazione sessuale a pagamento.
Sull’effettiva efficacia delle nuove norme si sono scatenate diverse polemiche. Durante la prima settimana sono stati sorpresi con prostitute e denunciati solo due clienti: per molti questo è il segnale che non ci sarebbe in realtà la volontà di effettuare controlli capillari sul territorio.