Il 3 giugno è la Giornata mondiale della bicicletta: si celebra il simbolo del trasporto sostenibile, un messaggio per promuovere la sostenibilità dei consumi e della produzione, con un impatto positivo sul clima. Istituita ufficialmente nel 2018 con una risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite al fine di stimolare in tutto il Pianeta l’uso della bicicletta, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo sostenibile, l’educazione fisica delle giovani generazioni e in generale la tutela della salute per la prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Un impegno a favore della mobilità sostenibile che in Italia il ministero per la Transizione Ecologica sta concretizzando con la misura del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (M2C2 – Investimento 4.1). Uno strumento che prevede l’impiego di 0,6 miliardi con l’obiettivo di realizzare 570 km di ”piste ciclabili urbane” e 1250 km di ”piste ciclabili turistiche”. Va inoltre sottolineato che, sulla base delle stime del rapporto Mobilitaria 2021 redatto da Kyoto Club, in collaborazione con il Cnr, sarà possibile realizzare entro il 2026, ben 5000 km di ciclovie urbane e 10mila km di ciclovie turistiche e collegamento extraurbano, in considerazione dei Pums approvati, del Piano Nazionale Ciclovie Turistiche e della facile cantierabilità di infrastrutture leggere disseminate nelle città e nei territori.
Ulteriori incentivi pari a 180 milioni di euro sono previsti per il periodo 2021-2024 ai residenti nei comuni interessati dalle procedure di infrazione comunitaria sulla qualità dell’aria che rottamano autovetture omologate fino alla classe euro 3 o motocicli omologati fino alla classe euro 2 ed euro 3 a due tempi. A tali soggetti è riconosciuto un buono mobilità di 1.500 euro per ogni autovettura o di 500 euro per motociclo rottamati. Tale buono può essere utilizzato entro tre anni per l’acquisto, anche a favore di persone conviventi, di abbonamenti al trasporto pubblico locale e regionale e di biciclette anche a pedalata assistita. Il decreto attuativo è all’esame delle amministrazioni statali concertanti, si prevede entro l’anno l’avvio degli incentivi.
Inoltre, con il Programma di Incentivazione della Mobilità Urbana Sostenibile (primus) sono stati ammessi a finanziamento nell’ultimo trimestre 2020 per un impegno complessivo di 15 milioni di euro, n. 49 progetti presentati da altrettanti Comuni con popolazione superiore ai 50mila abitanti riguardanti le azioni di realizzazione di nuove piste ciclabili, sviluppo della sharing mobility in ambito urbano e sviluppo delle attività di mobility management presso le sedi delle Amministrazioni dello Stato (sedi centrali e periferiche), delle Amministrazioni territoriali, delle scuole e delle università. Con particolare riferimento alle misure relative alla promozione della bicicletta sono stati finanziati 42 km di piste ciclabili in sede propria, circa 1.450 posti bici in rastrelliere e velostazioni, oltre 500 stalli di sosta in postazioni per il bike sharing e oltre 500mila euro di incentivi per i cittadini per l’acquisto di biciclette a pedalata assistita.
E’ infine all’esame delle amministrazioni statali concertanti il decreto attuativo del programma di finanziamento destinato a progetti per la creazione, il prolungamento, l’ammodernamento e la messa a norma di corsie preferenziali per il trasporto pubblico locale e di piste ciclabili, istituito dal D.L. 14 ottobre 2019, n.111 (c.d. ”DL Clima”) con le modifiche apportate dall’articolo 229 del D.L. 19 maggio 2020, n. 34 (cd. ”Decreto Rilancio”). E’ previsto un impegno complessivo di risorse di 40 milioni di euro per il finanziamento di progetti presentati dai comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti interessati dalle procedure di infrazione comunitaria sulla qualità dell’aria, ovvero da comuni finitimi anche in forma associata riferiti a un ambito territoriale con popolazione superiore a 50.000 abitanti per la realizzazione di un’unica opera di corsie preferenziali e/o piste ciclabili, anch’essi situati in zone interessate dalle procedure di infrazione comunitaria sulla qualità dell’aria.
Tra le iniziative seguite dal Ministero della Transizione Ecologica va menzionato il lancio del Programma sperimentale buono mobilità con il quale con un impegno complessivo di risorse di circa 200 milioni di euro, è stato riconosciuto per l’anno 2020 a tutti i maggiorenni residenti nei capoluoghi di Regione, nelle Città metropolitane, nei capoluoghi di Provincia ovvero nei Comuni con popolazione superiore a 50mila abitanti, un ”buono mobilità” pari al 60% della spesa sostenuta e comunque in misura non superiore a euro 500, per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, nonché di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, quali segway, hoverboard, monopattini e monowheel ovvero per l’utilizzo dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale esclusi quelli mediante autoveicoli. In particolare sono stati erogati circa 660mila buoni mobilità con i quali sono state acquistate circa 485mila biciclette, 165mila micro-veicoli a propulsione elettrica (monopattini, etc..) e circa 13mila servizi di mobilità condivisa a uso individuale esclusi quelli mediante autoveicoli.