Il Ministero dell’Interno, di concerto con il Ministero dell’Istruzione e del Merito e il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha pubblicato il decreto che stabilisce i criteri e le modalità di riparto del “Fondo per la legalità e per la tutela degli amministratori locali vittime di atti intimidatori” per il triennio 2025-2027.
Il provvedimento, risalente all’11 settembre 2025 ma diffuso oggi dal Dait (Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali) e in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, fissa anche il piano di riparto per l’anno 2025, stanziando complessivamente 6 milioni di euro.
Dettagli del finanziamento
Il fondo è stato istituito con la Legge di Bilancio 2022 (L. 234/2021) con una dotazione iniziale di 5 milioni di euro annui per il primo triennio. La somma è stata incrementata a 6 milioni di euro annui a decorrere dal 2023 grazie a successivi interventi normativi (L. 197/2022 e L. 207/2024), cifra confermata per il triennio 2025-2027.
Criteri di riparto
Le risorse sono destinate agli enti locali (Comuni, Province, Città Metropolitane) che nell’anno precedente a quello di riferimento (quindi i dati 2024 per il riparto 2025) abbiano subito:
- episodi di intimidazione nei confronti dei propri amministratori, connessi all’esercizio delle funzioni istituzionali;
- episodi di danneggiamento del patrimonio dell’ente.
Gli episodi sono quelli risultanti dal report annuale della Direzione centrale della Polizia Criminale.
Il riparto del fondo avviene secondo una duplice parametrazione:
- 60% in proporzione al numero degli episodi di intimidazione o danneggiamento subiti da ciascun ente;
- 40% in proporzione alla popolazione residente.
Viene specificato che gli atti intimidatori subiti dai Sindaci metropolitani sono attribuiti al Comune capoluogo della Città metropolitana.
Finalità dei contributi
Gli enti locali beneficiari potranno utilizzare il contributo per due principali finalità, stabilite autonomamente con delibera di Giunta:
- iniziative per la promozione della legalità: volte a rafforzare la democrazia locale, con particolare riguardo al coinvolgimento delle istituzioni scolastiche;
- misure di ristoro: a favore del patrimonio dell’ente o degli amministratori locali che hanno subito episodi di intimidazione.
Il decreto è firmato dal Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, e dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti.
Fonte: Dait