Al 1° gennaio 2023 i presidi residenziali attivi nel Paese sono 12.363, l’offerta è di 408mila posti letto, 7 ogni 1.000 residenti. A livello territoriale l’offerta è maggiore nel Nord-est, con 10 posti letto ogni 1.000 residenti, nel Sud del Paese scende a 3 posti letto ogni 1.000 residenti; gli ospiti ammontano a 362.850, dei quali 3/4 sono anziani. Il personale impiegato nelle strutture ammonta a 337mila lavoratori, ai quali devono essere aggiunti 33mila volontari e 3.700 operatori del servizio civile. La quota di stranieri tra il personale retribuito è del 12%, 2 su 3 con cittadinanza extraeuropea, 36% gli ospiti con meno di 18 anni accolti per problemi economici, incapacità educativa o problemi psico-fisici dei genitori, 81% la quota degli ospiti anziani non autosufficienti, 174mila anziani ultra80enni. Questa l’istantanea fotografata dal recente Report Istat al 1° gennaio 2023.
In aumento gli ospiti dei presidi residenziali, al 1° gennaio 2023 attivi 12.363 presidi residenziali, in cui operano 14.977 “unità di servizio” che dispongono di 407.957 posti letto, 7 ogni 1.000 residenti. Gli ospiti sono 362.850, con un incremento del 2% rispetto all’anno precedente, più del 75% degli ospiti è ultra-65enne, il 19% ha un’età tra i 18 e i 64 anni e il restante 5% è composto da minori. 8 su 10 i posti letto destinati all’assistenza socio-sanitaria, delle 15mila unità quelle che erogano assistenza socio-sanitaria sono 8.924, per un ammontare di 319mila posti letto (78% dei posti complessivi).
Le unità di servizio che erogano, invece, assistenza di tipo socio-assistenziale ammontano a 6.053 e dispongono di 89.195 posti letto (22% dei posti), assistono prevalentemente utenti anziani non autosufficienti, destinando a questi ospiti il 77% dei posti letto disponibili, mentre agli anziani autosufficienti e alle persone con disabilità ne vengono destinati l’8%. Il restante 8% è dedicato ad adulti con patologie psichiatriche (5%), patologiche (2%) e minori (1%), le unità di tipo socio-assistenziale sono orientate a fornire accoglienza e tutela a persone con varie forme di disagio, il 41% dei posti letto è indirizzato all’accoglienza abitativa e la medesima quota alla funzione socio-educativa che ospita principalmente minori di 18 anni.
Le unità che assolvono una funzione tutelare, volta a supportare l’autonomia degli ospiti (anziani, adulti con disagio sociale, minori) all’interno di contesti protetti, assorbono il 12% dei posti letto, il restante 6% offre accoglienza in emergenza, ne deriva che l’offerta residenziale socio-assistenziale e sanitaria sul territorio è differenziata rispetto alle categorie di utenti assistiti. Nelle regioni del Nord prevalgono i servizi rivolti agli anziani non autosufficienti (71% nel Nord ovest e 75% nel Nord est), il doppio rispetto al Mezzogiorno, al Sud si trova una percentuale più alta di posti letto dedicati agli anziani autosufficienti, alle persone con disabilità e agli immigrati.
Nel Nord-est si trova l’offerta più elevata di strutture di piccole dimensioni, (10 posti letto ogni 1.000 residenti), mentre la più bassa nel Sud del Paese (3 ogni 1.000 residenti), notevoli differenze geografiche si riscontrano analizzando la distribuzione delle strutture per dimensione: il Nord-est presenta una percentuale doppia (31%) rispetto al dato nazionale (16%) di residenze con un massimo di 6 posti letto, il Nord-ovest è caratterizzato da residenze più grandi, il 17,5% ha da 46 a 80 posti letto e il 17% ha più di 80 posti letto.
Nelle regioni del Centro e nel Mezzogiorno la maggioranza delle strutture ha una dimensione media tra i 16 e i 45 posti letto: il 43% nel Centro, il 51% nel Sud e il 59% nelle Isole. La dotazione di posti letto per anziani non autosufficienti è elevata nelle regioni del Nord, con valori che si attestano nel Nord-ovest a 28 posti letto ogni 1.000 residenti anziani e nel Nord-est a 31 posti letto ogni 1.000 residenti di pari età. Nelle altre ripartizioni la quota di posti letto destinata a questo target di utenza risulta inferiore, e raggiunge il valore minimo al Sud con 6 posti letto ogni 1.000 residenti.
Fonte: ISTAT