L’Istat, nel bilancio demografico 2017, rileva che la popolazione residente in Italia al 1° gennaio 2018 è scesa a 60 milioni 494mila, circa centomila persone in meno rispetto al precedente anno.
Ma il dato più preoccupante riguarda le nascite. Nel 2017 si é registrato un nuovo minimo storico che ha toccato il -2% rispetto al 2016 con solo 464mila nuovi nati. I decessi sono stati invece 647mila, 31mila in più rispetto al 2016 (+5,1%). Il saldo naturale della popolazione nel 2017 è dunque negativo.
In merito agli stranieri, si registra un aumento nel 2017. Il saldo migratorio con l’estero, è positivo per 184mila unità, con un incremento sul 2016, quando fu pari a +144mila unità. Aumentano le immigrazioni, pari a 337mila persone (+12%) mentre diminuiscono le emigrazioni, 153mila (-2,6%).
La speranza di vita si è attestata sugli 80,6 anni per gli uomini, dato stabile rispetto al 2016, e a 84,9 per le donne, leggermente in calo rispetto agli 85 anni del 2016. Il gap di genere si riduce così, nel 2017, a soli 4,3 anni.
Leggere le variazioni a livello territoriale. I valori massimi si registrano nel Nord-est del Paese, dove gli uomini possono contare su 81,2 anni di vita media (+0,1 sul 2016) e le donne su 85,6 (invariata). Quelli minimi, invece, si ritrovano nel Mezzogiorno con 79,8 anni per gli uomini (-0,1 sul 2016) e 84,1 per le donne (-0,2).