C’è il Giro d’Italia che è stato appena presentato, ma per i milioni di appassionati che salgono in bicicletta per diletto la notizia più importante è rappresentata dai seimila chilometri che compongono il sistema nazionale di ciclovie turistiche che attraversano il Belpaese.
Le infrastrutture nazionali sono dieci: Ciclovia del Sole (Verona-Firenze); la VenTo (Venezia-Torino); Ciclovia dell’Acquedotto pugliese (500 km), che va da Caposele (Avellino) a Santa Maria di Leuca (Lecce), quest’ultima terminale della Adriatica, che parte da Chioggia (Venezia); la Tirrenica, che si snoda da Ventimiglia (Imperia) a Roma. Ci sono poi: la Ciclovia della Sardegna (1230 km) che parte da S. Teresa di Gallura (Olbia Tempio) a Sassari passando per Cagliari; la Ciclovia della Magna Grecia (1000 km), da Lagonegro (Potenza) a Pachino (Siracusa); la Trieste-Lignano Sabbiadoro-Venezia (150 km); il Grab di Roma (44 km); e la Ciclovia del Garda, itinerario ad anello lungo il lago omonimo, partendo e terminando a Peschiera del Garda (Verona).
Come procedono i lavori? Facciamo il punto su una di queste: la Regione Liguria, Regione Toscana e Regione Lazio hanno sottoscritto l’intesa per la ripartizione delle risorse provenienti dal MIT, Il Ministero delle Infrastrutture, destinate alla ciclovia tirrenica, un tracciato ciclabile complessivo di 700 km da Ventimiglia a Roma. In totale 16 milioni di euro di cui 6 milioni per Regione Liguria, 5,3 per Regione Toscana e 4 milioni per il Lazio a cui vanno ad aggiungersi 1,2 milioni di euro per la progettazione complessiva.
Le risorse, messe a disposizione dal Ministero, saranno destinate alla realizzazione di un primo lotto funzionale in ognuna delle tre regioni che verrà deciso all’interno della progettazione di fattibilità tecnico-economica.
Si tratta di una prima parte dei finanziamenti necessari a rendere operativa un’arteria ciclabile di interesse nazionale che verrà realizzata in parte con fondi nazionali e in parte con finanziamenti regionali. Dopo queste prime risorse l’impegno del governo è quello di stanziare 40 milioni per anno, a partire dal 2020 fino al 2024.
È un ulteriore passo avanti per la realizzazione di una delle 10 ciclovie turistiche di interesse nazionale, con il particolare rilevante che il percorso della tirrenica è caratterizzato dall’affaccio a mare quale elemento distintivo che ne costituisce una condizione di grande qualità.
Il tracciato principale della ciclovia tirrenica si snoda da Ventimiglia fino a Roma per un totale di 668 km caratterizzati da una grande varietà di paesaggi: dal roccioso ligure al sabbioso toscano con grandi poli attrattivi dal punto di vista turistico e archeologico-paesaggistico, in grado di rendere il percorso, un itinerario unico al mondo e molto attrattivo non solo per il turismo nazionale, ma anche straniero.
Dopo la firma del primo protocollo d’intesa tra le tre regioni avvenuta a Firenze nel 2017, l’impegno degli assessori è proseguito in modo costante tanto da far riconoscere l’iniziativa come ciclovia di interesse nazionale e portare il Ministero delle Infrastrutture a erogare un finanziamento di 16 milioni di euro attraverso l’accordo sottoscritto nell’aprile 2019.
“La ciclovia tirrenica per noi è un importante obiettivo, fondamentale per incrementare le nostre infrastrutture turistiche e i nostri percorsi ambientali – spiega l’assessore alle Infrastrutture della Regione Liguria, Giacomo Giampedrone – La grande collaborazione che si è instaurata tra le tre regioni ha consentito di arrivare a questo risultato e proseguirà durante la redazione del progetto di fattibilità tecnico-economica”.
Lungo 480 km il tratto ligure di ciclovia tirrenica, ha più di 100 km già realizzati in sede propria e altri 100 km in sede promiscua (pedonale o stradale).
Dal 2015 ad oggi ammontano a oltre 5 milioni di euro le risorse stanziate da Regione Liguria per la realizzazione delle piste ciclabili. In questo momento sono in corso di ultimazione alcuni tratti di ciclabile tra Vallecrosia e Bordighera.
“Si tratta di un progetto molto ambizioso – conclude Giampedrone – per un turismo sostenibile che è quello che chiedono molti cittadini europei che vengono a visitare le nostre zone, secondo un modello turistico che si sta diffondendo sulla base di una nuova sensibilità ambientale”.