L’istituzione di un’area naturale protetta è legata alla necessità di tutelare la biodiversità. Tuttavia, numerosi fattori subentrano nella scelta di un’area naturale da proteggere. La presenza di habitat importanti o di specie in pericolo d’estinzione sono sicuramente fattori chiave, ma anche le caratteristiche del paesaggio, la storia e le tradizioni dell’uomo sono elementi essenziali.
Non è un caso se molti parchi nazionali ricadono proprio laddove una millenaria presenza dell’uomo ha prodotto paesaggi culturali unici. Molti habitat di importanza europea sono indissolubilmente legati ad attività umane perpetuatesi per tempi lunghissimi, e necessitano di tali attività per continuare ad esistere.
Le aree protette, quindi, rappresentano molto spesso il connubio fra natura e storia dell’uomo. Grazie alla sua variabilità geologica, ogni angolo di Sardegna è una regione a sé, con i suoi paesaggi, la sua flora, la sua fauna e le sue tradizioni.
Nelle intenzioni della Regione si vuole così rafforzare la collaborazione con i due parchi nazionali, i quattro regionali e le sei aree marine protette della Sardegna. Nell’isola le aree protette sono estese quasi 45 mila ettari a terra e più di 80 mila ettari a mare attraverso il pieno coinvolgimento delle comunità locali per la nascita dei nuovi parchi regionali di Tepilora e Gutturu Mannu nel 2014 .
È nata ufficialmente ad Alghero la Rete delle aree naturali protette della Sardegna. Il protocollo pensato e promosso dall’assessorato regionale dell’Ambiente è stato siglato nella sala conferenze della Fondazione Alghero. Insieme alla Regione, che coordinerà la cabina di regia e la segreteria amministrativa di questo nuovo organismo, hanno sottoscritto l’accordo i due Parchi nazionali presenti nell’isola, quello dell’Asinara e quello di La Maddalena, i quattro parchi regionali e le sei aree marine.
Una attività preparatoria durata mesi, quindi la firma in occasione della prima Conferenza regionale delle aree protette, cui hanno partecipato i presidenti e i direttori di tutti gli enti preposti alla tutela del patrimonio naturale della Sardegna. “Attivare tutte le sinergie possibili nella gestione delle aree protette, con l’auspicio di trovare il giusto equilibrio tra le esigenze di tutela e quelle di valorizzazione del patrimonio ambientale”, è la missione che l’assessora dell’Ambiente , Donatella Spano, affida alla Rete. “Questa di oggi è una giornata storica”, sottolinea l’esponente della Giunta, ricordando che “quando parliamo di nuovi lavori e nuova imprenditorialità bisogna avere consapevolezza del valore che ha il capitale naturale della Sardegna e di quanto sia incredibilmente aumentata l’attenzione e l’interesse per certi temi”.
Ai lavori, coordinati dai giornalisti Donatella Bianchi e Marco Gisotti, insieme a numerosi operatori hanno partecipato Maria Carmela Giarratano, della Direzione generale per la Protezione della natura e del mare del Ministero dell’Ambiente, il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, il sindaco di Alghero Mario Bruno e il presidente del Parco naturale regionale di Porto Conte, Gavino Scala.