Da giugno a settembre “Estate Tranquilla 2018” ha determinato l’esecuzione di controlli su obiettivi della filiera alimentare, su quella turistica, sul settore della sanità pubblica, privata e della ricettività socio-assistenziale. Condotta lungo l’intera Penisola, l’iniziativa è stata gestita dal Comando dei Carabinieri per la tutela della salute e dal Ministero della Sanità, al fine di salvaguardare il benessere pubblico elevando la sicurezza dei comparti di fornitura di beni e servizi.
“L’attività dei Carabinieri dei Nas – ha detto il titolare della Sanità, Giulia Grillo – è fondamentale per il nostro Paese perché riesce a evidenziare irregolarità, trascuratezze, illeciti e abusi di ogni tipo che hanno impatto sulla vita dei cittadini. Le operazioni di controllo sulla filiera alimentare, sulle condizioni igienico-sanitarie della ristorazione, nei luoghi dove noi tutti trascorriamo le vacanze e nelle nostre città, sono essenziali perché l’Italia, che vive anche di turismo, non può permettersi di fare passi indietro sul rispetto delle norme. Chiunque visita i nostri bellissimi luoghi di villeggiatura deve avere garanzia di trovare ovunque condizioni igienico-sanitarie ottimali. Come ministro della Salute mi preme anche sottolineare l’importanza del lavoro dei Carabinieri del Nas nelle strutture socio-sanitarie. I nostri cittadini più fragili, gli anziani, le persone portatrici di disabilità non possono vivere in strutture igienicamente carenti o in cui la manutenzione dei locali è scarsa o, peggio ancora, in cui le cure non sono erogate come previsto. Le persone non autosufficienti – ha concluso Grillo – hanno diritto a un’assistenza adeguata e non possono essere tollerati atti di incuria. Farmaci scaduti, sporcizia, abbandono non possono esistere nelle case di cura di un Paese civile. Ringrazio i Carabinieri dei Nas per il loro lavoro silenzioso e operoso al servizio di tutti i cittadini”.
Durante il periodo estivo sono stati effettuati controlli nel settore turistico o in attività situate in aree a preminente vocazione vacanziera come stabilimenti termali, centri benessere, agriturismi, campeggi, stabilimenti balneari, ristoranti, sagre e punti di ristoro delle principali strade e autostrade, stazioni, porti e aeroporti. I Carabinieri dei Nas hanno così verificato le condizioni strutturali e autorizzative, nonché il rispetto delle norme igienico-sanitarie nella conservazione e somministrazione degli alimenti. Le principali violazioni rilevate hanno interessato l’inadeguatezza dei locali commerciali e la mancata applicazione delle misure di autocontrollo da parte dei gerenti in materia di igiene, tracciabilità ed etichettatura dei prodotti destinati al consumo umano. Sono state altresì evidenziate situazioni di detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione e di presenza di laboratori, cucine e magazzini abusivi e privi dei requisiti strutturali e sanitari.
Gli ispettori hanno accertato, inoltre, frodi commerciali in danno dei consumatori per la somministrazione di prodotti di minore qualità rispetto a quella dichiarata, come alimenti congelati spacciati per freschi e specie ittiche vendute per varietà più pregiate. In questo quadro d’insieme, le attività che hanno riportato maggiori criticità sono state gli agriturismi, i campeggi-villaggi turistici e gli stabilimenti balneari, ai quali i Nas hanno dedicato il 37% dei controlli complessivi di Estate Tranquilla, operando il sequestro di oltre 6.400 chilogrammi di alimenti irregolari ed eseguendo la sospensione dell’attività per 59 aziende a causa di gravi anomalie strutturali e gestionali.
Le quasi 700 ispezioni presso vari punti di ristoro posizionati nei principali snodi di transito turistico (autostrade, stazioni, porti e aeroporti) hanno portato alla rilevazione del 36% delle irregolarità, con 30 casi tanto significativi da richiedere la sospensione precauzionale delle attività di gestione e della somministrazione di alimenti. Un ulteriore settore di attenzione è stato quello della filiera commerciale dei prodotti ittici, con il 13% delle verifiche in campo nazionale, nel corso delle quali il 22% degli esiti ha presentato non conformità, determinando sanzioni nei confronti di 102 gestori, il sequestro di 4.130 chilogrammi di pescato e alimenti derivati e sei provvedimenti di blocco delle attività. Complessivamente, da giugno a settembre, l’intero monitoraggio ha determinato l’esecuzione di 3.741 ispezioni in tutto il territorio nazionale, sia su obiettivi della filiera alimentare e turistica (dalla produzione primaria fino agli agriturismi e alla ristorazione) che del settore della sanità pubblica e privata e della ricettività socio-assistenziale. Nel corso dei controlli sono state riscontrate, nel 30% delle strutture oggetto di ispezione, 127 sanzioni penali e comminate oltre 1.500 violazioni amministrative, per complessivi un milione e 300 mila euro di sanzioni pecuniarie. Ben 117 aziende presentavano gravi irregolarità strutturali o igieniche tanto da rendere necessario un immediato provvedimento di sospensione dell’attività o di sequestro dell’intero complesso. Nello stesso contesto, i Nas hanno eseguito interventi cautelari individuando e operando il sequestro di quasi 15.000 chilogrammi di prodotti alimentari irregolari, impedendone così la commercializzazione e il consumo finale.
“Gli esiti dell’attività di controllo dei Nas nel periodo estivo ripropongono, ancora una volta, il ruolo significativo offerto da questo Reparto Speciale in tema di controlli nella filiera alimentare e a tutela dei contesti sanitari ed assistenziali più sensibili della società – ha sottolineato il generale Lusi -. La costante e capillare attività di sorveglianza realizzata con oltre 3.700 interventi mirati su specifici comparti commerciali, supportata dalla riconosciuta professionalità ed esperienza dei militari specializzati dell’Arma, rappresenta tuttora uno dei principali strumenti di garanzia per un sereno periodo estivo e di vacanza. Sebbene gli esiti di Estate Tranquilla consentano di illustrare un quadro di situazione in linea con le attese circa la regolarità dei servizi offerti, nel contempo suggeriscono la necessità di contenere la possibile estensione di fisiologici fenomeni di trascuratezza e illiceità comunque rilevati nel corso della vigilanza”.