E’ un flop l’Anagrafe nazionale del Ministero dell’Interno? Il sospetto è fondato. In effetti, già dal gennaio 2015 tutti i Comuni dovevano esservi transitati. Attualmente, invece, soltanto due Comuni, prima Bagnacavallo (Ravenna) e poi Lavagna (Genova), sono trasmigrati nell’Anagrafe nazionale, con un mancato risparmio di circa “200 milioni di euro l’anno”. Lo riferisce il presidente e Ad di Sogei, Cristiano Cannarsa, in audizione davanti alla commissione Anagrafe Tributaria, che punta il dito contro la “ritrosia” degli stessi Comuni, mentre la Sogei – a suo dire – ha svolto i propri compiti con coscienza. Addirittura – ricorda Cannarsa -“dei 27 Comuni individuati per svolgere i test solo 14” li hanno eseguiti. A chi poi parla di fallimento del progetto, l’Ad risponde come non sia “corretto dire che è costato 20 milioni di euro”, perché questo è quanto è stato “stanziato per legge”, in realtà la spesa si è aggirata sui “5,7 milioni”, ed è un “peccato” che non decolli perchè si avrebbe per contro una riduzione di spesa di 200 milioni di euro l’anno. “E’ chiaro che dovremmo stimolare le amministrazioni ad aderire il più possibile, perché è l’adesione che porta i risparmi – ha aggiunto -Inoltre il sistema consentirebbe una maggiore “correttezza del dato” grazie alla maggiore “affidabilità che un sistema centrale notoriamente dà rispetto ai sistemi locali”. Cannarsa ha toccato poi il tema della cyber security: “molto spesso quelli locali non investono quanto dovrebbero in sicurezza e risulta una vulnerabilità piuttosto diffusa, le minacce sono sempre più frequenti e non posso che sottolineare quanto sia importante per queste amministrazioni favorire senza gelosie le iniziative centrali per un progetto nazionale. Faccio un invito a tutti i Comuni a lavorare insieme con il commissario Piacentini e il Ministero dell’interno – ha concluso – per arrivare a una migrazione massiva e per conseguire i benefici di risparmio attesi”.