“L’Italia deve prepararsi a gestire la crescita impetuosa del turismo internazionale: per intercettarla, e per governarla, è fondamentale affrontare la sfida delle infrastrutture”. Il Ministro dei beni culturali e del turismo, Dario Franceschini, ha disegnato la road map per il futuro del settore nel suo intervento alla presentazione del portale ANSA ViaggiArt a Roma, all’Istituto Centrale per la Grafica. “Non ha senso che l’alta velocità si fermi a Salerno – ha detto – deve arrivare fino a Palermo e serve un’altra linea da Taranto a Bologna. Non sto parlando di programmi del mio Governo – ha spiegato – ma di una grande direttrice di sviluppo che è una scelta strategica per il Paese. Accanto all’impegno pubblico sul fronte delle infrastrutture, anche digitali, è essenziale l’intervento degli investimenti privati per sfruttare al massimo le potenzialità enormi dell’Italia ‘museo diffuso’. Gli obiettivi – ha sottolineato Franceschini – sono due: moltiplicare gli attrattori, i luoghi in grado di attirare il turismo internazionale; e puntare su un turismo ricco che spende, cerca l’eccellenza ed è in grado di capire e rispettare il nostro grande patrimonio di bellezza”.
“Il turismo – ha confermato Nicola Piepoli, presidente dell’omonimo Istituto – è la prima voce del Pil nazionale, con il 10%, ma va portato al 12, al 15%, facendo in modo che le centinaia di migliaia di aziende del comparto si sentano un corpo solo”. Potenzialità ben chiare a Mauro Felicori, direttore della Reggia di Caserta, che in due anni ha visto “lievitare le entrate dei biglietti da 2,7 a 5,5 milioni di euro e i visitatori raddoppiare da 430mila a 800mila. Ma non bisogna accontentarsi di questi risultati. Se Versailles può contare su 5,3 milioni di turisti all’anno, e Caserta non ha nulla da invidiarle, evidentemente si può fare ancora molto”. “Primo nodo, ancora le infrastrutture, l’accessibilità ferroviaria: da Caserta a Napoli per percorrere 30 chilometri ci vogliono 50 minuti – ricorda Felicori – E poi dobbiamo imparare a promuovere le nostre eccellenze”. A uno sforzo comune di tutti gli attori in campo richiama Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi: “Se decidiamo che il turismo è il futuro, è necessario riuscire a realizzare non iniziative spot, ma una politica vera, in grado di far dialogare governo e Regioni”. Obiettivo primario, fidelizzare i turisti, far ritornare coloro che sono già venuti in Italia, giocando la partita con i nostri due principali competitor, Francia e Spagna”. Mentre Lella Mazzoli, professoressa dell’Università di Urbino e curatrice del Festival del Giornalismo Culturale di Perugia, sottolinea la forza delle immagini per raccontare la cultura italiana: “Se vogliamo vincere dobbiamo mettere la cultura al centro del Paese”. “Beni culturali e turismo sono due asset fondamentali per il futuro del Paese: ANSAViaggiArt è il simbolo di questo connubio virtuoso”, ha ricordato Giuseppe Cerbone, Ad dell’agenzia.