A pochi giorni dalla ricorrenza pasquale, si comincia a pensare anche al menu di festa con la Fipe, Federazione Italiana Pubblici Esercizi, che segnala ottimismo dei ristoratori associati, grazie alla Pasqua “alta”. Tra le novità, la bag antispreco per portare a casa gli avanzi e l’assenza dell’agnello nei menu di un ristorante su quattro. Al di là delle scelte veg o carnivore, Fipe stima un incremento delle presenze nei ristoranti del Belpaese dell’1,5% rispetto al 2016.
La Pasqua “alta” genera,dunque, fiducia nei ristoratori. Quest’anno i ristoranti in attività saranno il 92,6% del totale contro il 91,2% dell’anno scorso. Per il pranzo di domenica 16 aprile si prevedono 3,7 milioni di clienti, in aumento dell’1,5% sul 2016. Circa il 45% delle persone che pranzeranno fuori casa sono turisti, principalmente italiani.
Tra i dati più interessanti emersi dalle rilevazioni dell’Ufficio Studi si segnala la crescente attenzione riservata a proposte di menu a filiera corta, con prodotti biologici e stagionali, che quest’anno riguarderanno ben il 40% dei ristoranti, insieme ad una maggiore sensibilità verso menu in cui si farà a meno di piatti a base del tradizionale agnello.
Gli italiani, dunque, non rinunciano al ristorante per Paqua e Pasquetta. questo il quadro evidenziato dalla Federazione italiana pubblici esercizi che prevede per le giornate del 16 e 17 aprile un incremento delle presenze nei ristoranti dell’1,5% rispetto al 2016 con una spesa prevista di 182 milioni di euro. “Un risultato soddisfacente – commenta Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe – favorito dal calendario di quest’anno che posiziona le festività pasquali a primavera inoltrata, in un periodo di gite fuoriporta”. Tra i dati più interessanti emersi dalle rilevazioni dell’Ufficio studi si segnala la crescente attenzione riservata a proposte di menù a filiera corta, con prodotti biologici e stagionali, che quest’anno riguarderanno ben il 40% dei ristoranti.
Quest’anno i ristoranti in attività saranno il 92,6% del totale contro il 91,2% dell’anno scorso, e il maggiore ottimismo si traduce in un saldo positivo (+2,6%) tra ristoratori ottimisti (14,3%) e pessimisti (11,7%) sulla clientela da servire per il pranzo di Pasqua. Per il pranzo di domenica 16 aprile si prevedono 3,7 milioni di clienti, in aumento dell’1,5% sul 2016. Per quanto riguarda la tipologia di clientela, circa il 45% delle persone che pranzeranno fuori casa sono turisti, principalmente italiani.
A Pasquetta Fipe prevede che 8 ristoranti su 10 saranno aperti, in leggero aumento rispetto al 2016. La spesa stimata, considerando il prezzo del menu tutto compreso, è di 108 milioni di euro con 2,7 milioni di clienti con un lieve decremento (-0,6%) sul 2016, dovuto con tutta probabilità alla maggiore propensione alla gita fuoriporta data la primavera inoltrata.
In ottica antispreco Fipe ricorda infine che si possono portare a casa cibo e bevande non consumate interamente chiedendo al ristoratore la family bag.