Presentato il 28 gennaio scorso il bilancio sull’attività al 2021 del Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (Fami) 2014-2020. I dati sono stati illustrati durante la riunione del Comitato di sorveglianza aperta dall’autorità responsabile del fondo, il prefetto Mara Di Lullo, con la partecipazione, per la Commissione europea, della capo Unità Katerina Wolfova e del programme manager Guido Castellano, dell’autorità delegata Tatiana Esposito, direttore generale Immigrazione e Politiche d’integrazione del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, e dell’autorità di audit, Patrizia Tramparulo.
Durante l’incontro sono stati illustrati livelli di spesa, stato di avanzamento e ambito tematico dei 660 progetti effettivamente finanziati al 31 dicembre 2021 per un totale di 706.157.482,21 sui complessivi 717 progetti finanziari dal 2015 alla stessa data, al netto di 57 revocati o che hanno rinunciato al finanziamento. Dei 660 progetti finanziati, oltre la metà (il 53%) si è concluso e il 46% è in corso, mentre solo l’1% è ancora da avviare. A un anno dalla chiusura del Fondo, ha sottolineato il prefetto, sono state impegnate quasi tutte le risorse, il 94,5%, ed è stato speso il 69%, come evidenziato nel resoconto dettagliato al 31 dicembre 2021 dal quale emerge, tra i diversi piani di analisi, che circa la metà del totale dei progetti interessa principalmente 3 ambiti di intervento, capacity building (170 progetti), formazione linguistica (85 progetti) e accoglienza dei minori (69 progetti), mentre i primi 4 ambiti di intervento per stanziamenti finanziari riguardano l’accoglienza dei minori, il capacity building, la formazione linguistica e i rimpatri. Inoltre, 320 dei progetti FAMI prevedono la formazione di 95.020 operatori, attualmente conclusa, secondo gli ultimi monitoraggi, per il 76% degli stessi.
Fonte: Ministero dell’interno