Per valutare gli investimenti in opere pubbliche nel settore ferroviario si dovrà tenere conto della sostenibilità ambientale e sociale e della governance, oltre alle considerazioni di carattere tecnico ed economico. È quanto prevedono le ‘linee guida operative’ sugli interventi ferroviari adottate con un decreto firmato dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini. Le linee guida per la valutazione ex ante dei progetti si applicano ai nuovi interventi che saranno inseriti nel Contratto di Programma Rfi – parte investimenti 2022-2026 – e agli studi di fattibilità in corso inclusi nell’Allegato 10 del Contratto di Programma Rfi – parte investimenti 2017-2021. Si tratta di un ‘manuale’ nel quale sono illustrate nel dettaglio le modalità da seguire per la definizione dei progetti di fattibilità tecnico-economica.
Rispetto alle precedenti linee guida, adottate nel 2017, le nuove pongono l’accento sulla sostenibilità ambientale facendo riferimento ai criteri europei e in particolare al principio ‘do no significant harm’ anche al centro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e all’obiettivo di mitigazione degli effetti della crisi climatica. Quanto alla sostenibilità sociale di una infrastruttura, le linee guida sottolineano l’importanza dell’accessibilità, intesa come potenziamento delle connessioni per favorire la mobilità delle persone e in particolare il miglioramento dell’accesso alle reti per i gruppi sociali più deboli e vulnerabili. L’accessibilità, inoltre, influenza anche lo sviluppo economico di un territorio e, di conseguenza, le prospettive occupazionali.
La realizzazione di una infrastruttura di qualità, spiegano le linee guida, dipende da una buona governance nelle fasi di selezione, progettazione e realizzazione. È quindi importante che l’infrastruttura risponda ai fabbisogni economici e sociali del territorio e delle popolazioni interessate e che le comunità locali siano coinvolte per esprimere le proprie istanze e informate attraverso strumenti (assemblee, portali di informazione online, ecc.) che aumentino la partecipazione dei cittadini e raccolgano input, ma anche reclami e segnalazioni.
Fonte: Mims