“Le parole d’ordine devono essere semplificazione e misurazione, per incidere sulle criticità prima che arrivino a pregiudicare la sicurezza, la qualità e l’equità nell’accesso alle cure”. E’ quanto ha affermato il Ministro della Salute – Beatrice Lorenzin – alla chiusura dei lavori durante la seconda edizione della Giornata Nazionale contro la Corruzione in Sanità.
“Curiamo la Corruzione” – Healthcare Integrity Action è il nome del progetto presentato sul fenomeno del malaffare in sanità, patrocinato da Transparency International Italia, in partnership con Censis, ISPE-Sanità, (Istituto per la promozione dell’etica in sanità) RiSSC(Centro ricerche e studi su sicurezza e criminalità) e finanziata nell’ambito della Siemens IntegrityInitiative.
La ricerca ha indagato il fenomeno della corruzione articolando il lavoro in tre fasi: 1-un’indagine di percezione dei rischi e delle strategie, realizzata dal Censis tra il 2016 e il 2017 attraverso delle interviste; 2 – la valutazione dei rischi e delle contromisure contenute nei Piani Triennali di Prevenzione della Corruzione 2016-2018 (PTOC) delle strutture sanitarie, condotta da RiSSC; 3 – l’analisi di sprechi e inefficienze che emergono dalla valutazione dei Conti Economici 2013 delle Asl e delle aziende ospedaliere elaborata da ISPE Sanità.
I risultati del secondo anno di ricerca mettono in luce una realtà complessa. Si stima che un’azienda sanitaria su quattro sia stata interessata da episodi d’illecito e il 51,7% delle aziende non abbia ancora un piano anticorruzione adeguato, con un conseguente spreco in termini di costi di circa il 6%.
Nel corso del dibattito è stata sottolineata la necessità di una formazione adeguata del personale sanitario per prevenire la corruzione, unita a un’analisi dei rischi per identificare le vulnerabilità e a una maggiore trasparenza grazie all’impiego delle moderne tecnologie.
Durante l’evento è stata riportata l’esperienza di alcune strutture sanitarie pilota come Bari, Siracusa, Trento e Melegnano, le quali hanno sperimentato alcuni strumenti anticorruzione, come il whistleblowing, una piattaforma per segnalare l’illecito pur tutelando l’anonimato. Obiettivo dell’analisi, il raggiungimento di una maggiore consapevolezza sul tema della corruzione,allo scopo di rendere più efficiente il Sistema Sanitario Nazionale attraverso una maggiore trasparenza e integrità.