Le informazioni confluiranno dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc), da Unioncamere e da Infocamere.
L’iniziativa viene presentata oggi pomeriggio alle ore 16 al Viminale, con la partecipazione del titolare dell’Interno Luciana Lamorgese. Saranno poi il direttore della Anbsc prefetto Bruno Frattasi ed un rappresentante degli organi di vertice di Unioncamere ad illustrarne i dettagli e particolarità.
La piattaforma, nata dal progetto “Open data aziende confiscate”, consentirà la massima trasparenza dell’attività di gestione e destinazione delle imprese confiscate e del complessivo fenomeno dei beni sottratte alla criminalità organizzata, grazie a una rete di dati aperti consultabili e riutilizzabili.
I soggetti destinatari dei provvedimenti di sequestro e confisca sono, tra gli altri, gli indiziati di appartenere ad associazione mafiose, coloro che sono dediti abitualmente a traffici delittuosi ovvero che vivono abitualmente con i proventi di attività delittuose. In caso di morte queste misure possono essere applicate anche nei confronti dei loro eredi o aventi causa. Competenti a proporne l’adozione sono il procuratore della Repubblica presso il tribunale del capoluogo di distretto ove dimora la persona, il questore e il direttore della Direzione investigativa antimafia, che a tal fine effettuano tutti gli accertamenti necessari.
La Legge n. 132 del 2018 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113, recante disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica, nonché misure per la funzionalità del Ministero dell’Interno e l’organizzazione e il funzionamento dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata., delega al Governo in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze di polizia e delle Forze armate”, definitivamente approvata dal Parlamento il 28 novembre 2018, è entrata in vigore il 4 dicembre 2018.
Diverse disposizioni riguardano i beni confiscati alla criminalità organizzata. Si prevede innanzitutto l’autorizzazione da parte del titolare dell’Interno (e non più del Presidente del Consiglio) per l’assegnazione per finalità economiche all’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la gestione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc). È’ possibile il trasferimento dei beni confiscati anche alle Città metropolitane e la destinazione degli immobili confiscati per incrementare l’offerta di alloggi da cedere in locazione a soggetti in particolare condizione di disagio economico e sociale. Viene soppressa l’assegnazione automatica ai Comuni, prevista dalla legislazione vigente, con concessione a titolo gratuito ad associazioni, comunità o enti per il recupero di tossicodipendenti operanti nel territorio ove è sito l’immobile confiscato.