Per quanto riguarda Consip il fenomeno del contenzioso sulle gare ha raggiunto livelli notevoli, sia per il numero di ricorsi notificati sia per l’impatto sull’economia reale. Si tratta infatti di eventi che comportano oneri economici e rallentano il lavoro dell’azienda. Si riverberano, inoltre, in costi per lo Stato a causa di ritardi e diseconomie di sistema, minore conformità alla disciplina vigente per effetto delle (conseguenti) proroghe tecniche, servizi meno efficienti per i cittadini.
Con l’obiettivo di fornire un quadro chiaro della situazione, Consip ha avviato un monitoraggio trimestrale sull’andamento del contenzioso, che fornisce, tra gli altri, una serie di dati aggiornati sui ricorsi, sul valore economico dei contratti bloccati, sui settori merceologici più esposti al fenomeno. Insieme a questo report, viene pubblicato l’elenco dettagliato dei fornitori ricorrenti.
Il monitoraggio del contenzioso sulle gare Consip a fine 2018 registra un numero di ricorsi complessivamente notificati all’azienda dal 2012 a oggi pari a 776 (erano 735 al 30 settembre 2018). Di questi 215 sono ancora pendenti. In altri termini, il 28% delle “questioni” sollevate dalle imprese devono essere ancora risolte. Alla stessa data, il valore dei contratti tra amministrazioni e imprese “bloccati” da ricorsi sulle gare Consip ammonta a circa 769 milioni di euro – in leggero calo rispetto al trimestre scorso (quando tale valore era pari a 852 milioni di euro).
Il fenomeno resta comunque di dimensioni rilevanti e si traduce in maggiori costi per lo Stato per ritardi e diseconomie di sistema, danno per le imprese derivante dalla mancata attivazione dei contratti, minore conformità alla disciplina vigente per effetto delle (conseguenti) proroghe tecniche, e servizi meno efficienti per i cittadini.
Per quanto concerne i settori merceologici in cui si registra la più alta “litigiosità”, sette ricorsi su dieci (572 su 776 totali) riguardano solo cinque ambiti: “Servizi e forniture ICT/TLC”, “Pulizie e facility management”, “Servizi energetici a immobili e territorio”, “Servizi e forniture sanitarie”, “Raccolto e trasporto rifiuti”. In questi settori si concentra anche oltre il 60% del totale delle imprese ricorrenti (185 su 300). Per quanto riguarda gli esiti – analizzando i soli ricorsi “passati in giudicato”, dove il procedimento è arrivato a una conclusione definitiva – Consip conferma la percentuale di successo di oltre il 75%, ovvero tre pronunce su quattro si sono risolte con esito positivo.