Si è riunita ieri al Viminale la Conferenza Stato – Città e Autonomie Locali presieduta dal Sottosegretario all’Interno Wanda Ferro, con delega agli Enti locali.
Anci e Upi – si legge in una nota del Viminale – hanno espresso intesa sullo schema di decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti per la ripartizione ed utilizzo dei fondi previsti dall’articolo 1, comma 95, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, riferito al finanziamento degli interventi relativi a programmi straordinari di manutenzione della rete viaria di province e città metropolitane delle regioni a statuto ordinario e delle regioni Sardegna e Sicilia, per le annualità 2025-2029. Con il provvedimento viene ripartita la somma complessiva di euro 162.695.755, articolata in euro 30.937.372 per l’anno 2025, euro 29.732.020 per l’anno 2026, euro 32.383.795 per l’anno 2027, euro 33.214.148 per l’anno 2028, euro 36.428.420 per l’anno 2029, e vengono rinviate a successivi decreti le modalità di presentazione dei programmi riferiti al periodo 2030-2033.
Parere favorevole è stato espresso sullo schema di decreto del Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, ai sensi dell’articolo 1, comma 756, ultimo periodo, della legge n. 160 del 2019, che modifica e integra rispetto al precedente allegato A contenuto nel decreto del 7 luglio 2023, concernente l’individuazione delle fattispecie in materia di imposta municipale propria (IMU), le condizioni in base alle quali i comuni possono introdurre ulteriori differenziazioni all’interno di ciascuna delle fattispecie già ivi previste.
Intesa è stata espressa anche sullo schema di decreto del Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, concernente i criteri e le modalità di concessione e il riparto del contributo straordinario, pari a 5.000.000 di euro per l’anno 2023, in favore dei comuni di confine con altri Paesi europei e dei comuni costieri interessati dalla gestione dei flussi migratori. La partecipazione al fondo è proporzionale al numero di migranti sbarcati nei comuni costieri e rintracciati lungo i confini terrestri. Sul totale delle risorse così proporzionalmente ripartite è introdotto un tetto del 50%, quale quota massima del fondo attribuibile al singolo comune beneficiario. Per i comuni delle regioni a statuto speciale Friuli-Venezia Giulia e Valle d’Aosta i contributi sono erogati per il tramite delle rispettive regioni e province autonome, secondo quanto disposto dai relativi statuti.
Si segnala poi il parere favorevole reso da Anci e UPI sullo schema di decreto del Ministro dell’Interno, relativo alle modalità, ai criteri e ai termini per il riparto e l’attribuzione dei contributi spettanti ai comuni facenti parte delle fusioni realizzate negli anni 2014 e successivi. A decorrere dall’anno 2024, ai suddetti comuni è concesso, per un periodo massimo di quindici anni, un contributo straordinario commisurato ad una quota pari al 60 % dei trasferimenti erariali attribuiti agli stessi enti per l’anno 2010, nel limite degli stanziamenti finanziari previsti, ed in misura non superiore, per ciascuna fusione, a 2 milioni di euro per ciascun beneficiario in caso di enti con popolazione complessivamente inferiore a 100.000 abitanti e in misura non superiore a 10 milioni di euro in caso di enti non derivanti da incorporazioni con popolazione complessivamente superiore a 100.000 abitanti.
Le risorse assegnate beneficiano peraltro dell’incremento previsto per gli anni dal 2024 al 2028 per i contributi straordinari finalizzati a favorire le fusioni dei comuni, nella misura di 5 milioni di euro annui.
Qualora le richieste di contributo risultino superiori al fondo stanziato, nella determinazione del trasferimento erariale viene data priorità alle fusioni o incorporazioni aventi maggiori anzianità, assegnando un coefficiente di maggiorazione del 4% per le fusioni con anzianità di contributo di un anno, incrementato del 4% per ogni ulteriore anno di anzianità. Nel caso che le richieste di contributo erariale risultino invece inferiori al fondo stanziato, le disponibilità eccedenti sono ripartite in base alla popolazione e al numero dei comuni originari.
Nel caso di eventuali ulteriori assegnazioni e/o riassegnazioni di risorse finanziarie il contributo verrà rideterminato secondo le modalità e i criteri sopra citati.
Fonte: Viminale