Nella sentenza n. 3975/2020 la seconda sezione del Consiglio di Stato ha affrontato la questione dell’accertamento della conoscenza dell’informatica nei concorsi pubblici.
Secondo i giudici di Palazzo spada non è illegittima la scelta dell’amministrazione di riscontrare l’effettiva conoscenza degli strumenti informatici – al pari di quella della lingua inglese – in occasione e durante la fase di prova orale di un concorso pubblico, da cui poi la ulteriore conseguenza di un’eventuale esclusione del candidato risultato privo di detta conoscenza all’esito di questa stessa prova; inoltre, trattandosi di un requisito di qualificazione e non di materia di esame, è possibile non predeterminare i ‘quesiti’ da porre ai candidati (così come al contrario previsto, invece, per le vere e proprie prove d’esame).