CdS: il principio della suddivisione in lotti di un appalto è derogabile
Appalti 5 Aprile 2018, di sdLa sentenza del Consiglio di Stato 2044/2018 è incentrata sull'interpretazione dell’art. 51 del nuovo Codice degli Appalti
La quinta sezione del Consiglio di Stato nella sentenza 2044/2018 pubblicata il 3 aprile ha stabilito che il principio della suddivisione in lotti di un appalto, previsto dall’art. 51, d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50, può essere derogato, seppur attraverso una decisione che deve essere adeguatamente motivata ed è espressione di scelta discrezionale, sindacabile soltanto nei limiti della ragionevolezza e proporzionalità, oltre che dell’adeguatezza dell’istruttoria, in ordine alla decisone di frazionare o meno un appalto “di grosse dimensioni” in lotti.
I giudici di Palazzo Spada spiegano che se è vero che l’art. 51 del nuovo Codice dei contratti ha mantenuto il principio della suddivisione in lotti, al fine di favorire l’accesso delle microimprese, piccole e medie imprese alle gare pubbliche, già previsto dall’art. 2, comma 1-bis, d.lgs. 12 aprile 2006, n. 163, tuttavia, nel nuovo regime, il principio non risulta posto in termini assoluti ed inderogabili, giacché il medesimo art. 51, comma 1, secondo periodo afferma che “le stazioni appaltanti motivano la mancata suddivisione dell’appalto in lotti nel bando di gara o nella lettera di invito o nella relazione unica di cui agli artt. 99 e 139”.
