L’altra sera è arrivato anche l’endorsement dell’allenatore del Sassuolo Di Francesco che lo ha consigliato alla Juve al posto di Allegri. Se, peraltro, il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi dimostra in campo la stessa di determinazione a cui ci ha abituato nel difendere la propria cittadinanza, il riconoscimento che l’Associazione italiana allenatori di calcio gli consegnerà lunedì prossimo è pienamente meritato.
L’Aiac, infatti, assegnerà la Panchina d’Oro al sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi. Ad annunciarlo sul suo profilo Facebook è lo stesso primo cittadino del comune reatino colpito dal terremoto della scorsa estate, che è stato tecnico del Trastevere Calcio di Roma in serie D fino al sisma del 24 agosto. La squadra, poi guidata dal suo vice per i troppi impegni di Pirozzi legati alla ricostruzione – anche se è stato simbolicamente confermato dal club -, è ora in vista della storica promozione in Lega Pro.
La consegna del riconoscimento, il più importante dell’Aiac, avverrà lunedì prossimo, 27 marzo, nel corso di una cerimonia nel centro tecnico federale della Federcalcio a Coverciano, a Firenze. La Panchina d’Oro a Pirozzi è stata sostenuta da una petizione online che ha raccolto oltre 17 mila adesioni.
“So che tutto questo accade a causa di un evento tragico che ha causato dolore e lutto”, scrive sul suo profilo Facebook Pirozzi che, al momento del tragico evento, avrebbe dovuto iniziare la stagione sulla panchina del Trastevere, squadra che milita in serie D. “Questa panchina la dedico alle 17mila persone che hanno sottoscritto la petizione, a Giancarlo Di Meglio e a tutte quelle persone che quotidianamente si battono per gli altri. La panchina – conclude il sindaco di Amatrice – non sarà di Sergio ma di tutti voi”.
Pirozzi ha iniziato la sua carriera di allenatore negli anni ’90, proprio sulla panchina dell’Amatrice. Successivamente ha guidato tutte squadre laziali, togliendosi anche discrete soddisfazioni: Ostia Mare, Sorianese, Viterbese (in C2), Rieti (riportato in C2 dopo 62 anni), Aprilia e Civitavecchia prima di approdare, nel 2014, al Trastevere con cui, nel 2015 aveva conquistato la serie D.
Quest’anno il club, affidato di fatto al suo vice dopo la preparazione – anche se Pirozzi è stato ufficialmente confermato nonostante i gravosi impegni della ricostruzione -, guida nettamente il Girone H della Serie D e vede ormai vicina la clamorosa promozione in Lega Pro. “Non posso più allenare”, disse all’indomani dello spaventoso terremoto che fece centinaia di vittime ad Amatrice. C’era da occuparsi del suo paese quasi raso al suolo, delle famiglie dei morti, degli sfollati. Pirozzi divenne subito un simbolo della voglia di reagire, con le sue felpe, i suoi discorsi appassionati, il costante riferimento “alla mia gente”.