Nel decennio tra il 2006 e il 2016, gli agriturismi sono aumentati del 35% passando da 16.765 a quota 22.661. Più di un’azienda agrituristica su tre (36%) è a conduzione femminile. I dati emergono da una indagine condotta dall’Istat.
La maggiore concentrazione di aziende gestite da donne si trova in Toscana che detiene, in totale l’8% degli agriturismi nazionali.
Le aziende agrituristiche autorizzate nel 2016 sono, dunque, 22.661, 423 in più rispetto all’anno precedente (+1,9%). Tale incremento è dato dalla differenza tra le 1.275 nuove aziende e le 852 cessazioni. Nel 2016, i comuni, nel cui territorio sono localizzate le aziende agrituristiche, sono 4.866, 39 in più rispetto all’anno precedente (+0,8%).
L’indagine Istat rileva una presenza dei clienti negli agriturismi pari a 12,1 milioni nel 2016 (+6,6% rispetto al 2015). Si riconferma anche nel 2016 la tendenza a diversificare la tipologia di attività agrituristiche offerte proponendo pacchetti turistici integrati: 8.264 aziende svolgono contemporaneamente attività di alloggio e ristorazione, 10.390 offrono oltre all’alloggio altre attività agrituristiche e 1.917 svolgono tutte le quattro tipologie di attività a-grituristiche autorizzate (alloggio, ristorazione, degustazione e altre attività).
Nelle regioni del Centro e del Mezzogiorno è localizzato il 59,5% degli agriturismi con alloggio, il 56,1% delle aziende con ristorazione, il 59% di quelle con degustazione e il 62,3% delle unità con altre attività. L’84% delle aziende agrituristiche è situato in aree montane e collinari, il restante 16% si trova in pianura. L’aumento del numero degli agriturismi, registrato in tutte le ripartizioni, è più consistente nel Mezzogiorno del Paese (+6,3%) rispetto al Centro (+1,8%) e al Nord (+0,3%).