Oggi 4 miliardi di persone vivono nelle città. Secondo la Banca Mondiale nel 2050 saranno il doppio e rappresenteranno il 70% della popolazione. L’urbanizzazione è un processo irreversibile, ma perché non diventi un problema le metropoli del futuro dovranno essere sostenibili.
L’aumento della popolazione, perciò, potrebbe avere conseguenze spaventose. Per impedirlo occorre progettare e organizzare lo sviluppo urbano in modo da rendere le città più intelligenti, resilienti, inclusive, sicure, circolari, a misura d’uomo: in una parola sostenibili.
L’attivismo dei cittadini di Bologna e Firenze, in questo contesto, diventano un esempio europeo di come poter raggiungere a livello locale gli Obiettivi di sviluppo sostenibile 2030 dell’Onu. I due esempi sono stati selezionati da Iclei (rete globale dei governi locali impegnati per la sostenibilità) per inserirli nella sua pubblicazione ’15 percorsi per rendere locali gli obiettivi di sviluppo sostenibile’, svelata ieri in occasione della premiazione dell’edizione 2019 dei Transformative Action Award, che si è svolta nella sede del Comitato europeo delle Regioni. La manifestazione, che premia le comunità che hanno avviato un cambiamento positivo sul proprio territorio, ha visto trionfare la città portoghese di Lousada per un progetto sull’educazione ambientale.
Bologna era stata una delle tre finaliste della scorsa edizione grazie alla “immaginazione civica” e ai patti fra i cittadini e l’amministrazione per promuovere l’impegno civico e rigenerare i beni comuni. Una menzione speciale era invece andata all’associazione fiorentina ‘Amici del Nidiaci in Oltrarno’, che gestisce ‘il Nidiaci’, ludoteca e giardino frequentato dai bambini del quartiere promuovendo l’integrazione fra residenti e famiglie straniere.