Il Progetto Appennino, promosso dalla Fondazione Edoardo Garrone, mira a valorizzare e sviluppare i territori montani e le loro risorse; giunto alla 2°edizione, il progetto ha scelto il territorio denominato “Area Vasta di Avellino” come il più idoneo per la realizzazione del programma con il Comune come capofila.
Formazione per la nascita di giovani imprese, consolidamento del tessuto imprenditoriale esistente, creazione di reti, coinvolgimento di altre dimensioni della comunità nelle attività produttive, strumenti e competenze per dar vita a progetti di sviluppo efficaci, condivisi e inclusivi: si confermano essere i pilastri di Progetto Appennino che continua a crescere ed evolversi. Ma quest’anno, per la prima volta, l’originale modello di sviluppo e rilancio delle aree interne si realizzerà sull’Appennino Meridionale con un partenariato di natura pubblica, coinvolgendo 45 comuni dell’Area Vasta di Avellino. Dopo 3 edizioni di ReStartApp in Piemonte, 7 edizioni in diverse località dell’Appennino settentrionale e centrale, un’edizione nell’area cratere di Marche, Umbria e Lazio e nelle Marche ad Ascoli Piceno, il 2022 vedrà il modello di sviluppo delle aree realizzato su un territorio dell’Appennino meridionale.
Al termine di un iter di valutazione delle candidature pervenute alla “Call per i territori”, il partenariato guidato dal Comune di Avellino con il Comune di Mercogliano e la Fondazione Polo Terra, ha individuato l’“Area Vasta di Avellino” come la più idonea a realizzare l’originale programma di rilancio delle aree interne proposto dalla Fondazione.
“Il ‘Progetto Appennino, evidenzia il Sindaco di Avellino Gianluca Festa, rappresenta un tassello fondamentale della strategia dell’Amministrazione comunale volta alla promozione delle idee dei giovani e all’incentivazione delle loro iniziative imprenditoriali. La collaborazione con la Fondazione offre alle Amministrazioni dell’Area Vasta l’opportunità di lavorare su un progetto di consolidata efficacia a livello nazionale, portando la città e il territorio a dialogare al di fuori dei propri confini e traguardando un orizzonte che non potrà che riguardare una dimensione europea. Abbiamo immaginato di dare ai giovani, del territorio e non solo, la possibilità di crescere professionalmente attraverso il Campus ReStartApp, di investire sulle idee e di trasformare in realtà i sogni. Il Progetto Appennino metterà in relazione le imprese locali esistenti, ma anche i giovani aspiranti imprenditori attivando un sistema di legami lavorativi, scambi di esperienze e conoscenze, ricerca e aggiornamento, includendo studenti, associazioni locali, comunità imprenditoriali, università; un’opportunità ambiziosa che ci rende orgogliosi”.
Il Progetto Appennino si compone di iniziative complementari come il Campus ReStartApp, destinato a 15 giovani aspiranti imprenditori under 40, provenienti da tutta Italia, in possesso di idee di impresa o startup nelle filiere tipiche dell’economia montana, un percorso di accelerazione per imprese locali e laboratori di creazione di reti di imprese locali. Intorno al Progetto si conferma il coinvolgimento di una rete di partner istituzionali che affiancano la Fondazione e ne condividono l’impegno per la riqualificazione delle aree interne del Paese: Fondazione Symbola, Legambiente, UNCEM, Alleanza Mobilità Dolce, Club Alpino Italiano (CAI), Fondazione CIMA, Open Fiber, Tiscali, Federbim, Federforeste e PEFC Italia.