Le famiglie numerose in condizioni economiche disagiate si vedranno recapitare un assegno più corposo. A seguito della variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati che segnala il tasso d’inflazione, attualmente pari al +1,1%, nel 2018 crescerà anche l’importo degli assegni, come previsto dal comunicato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 13 febbraio scorso. Ricordiamo che il beneficio viene erogato dall’Inps, ma è a carico dei Comuni, in favore dei nuclei familiari residenti in condizioni economiche da accertare in base all’Isee, con almeno 3 figli minori a carico oppure in presenza di una maternità. Quali i requisiti per accedere a questa misura? Riceveranno l’assegno i nuclei familiari che dichiarino risorse reddituali e patrimoniali non superiori a un valore ISEE di 8.650,11 euro; verrà corrisposto in misura totale se l’Isee del beneficiario non superi 6.793,06 euro. Questa misura integrerà i normali assegni familiari ANF. Inoltre, l’assegno sarà pari a 142,85 euro mensili e verrà erogato in 13 mensilità. Il pagamento sarà effettuato dall’Inps con cadenza semestrale posticipata (entro il 15 luglio e il 15 gennaio) sulla base dei dati comunicati dai Comuni almeno 45 giorni prima della scadenza del semestre. I richiedenti dovranno presentare la domanda entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello per il quale si richiede l’assegno. Spetta dal 1° gennaio al 31 dicembre, o a partire dalla data del raggiungimento dei requisiti. Invece, l’assegno di maternità verrà erogato ai nuclei familiari con un reddito non superiore a 7.141,45 euro; spetta per 5 mensilità, in presenza di determinate condizioni per le nascite, gli affidamenti preadottivi e le adozioni senza affidamento, ed è pari a 342,62 euro al mese.