Sollevata circa un mese fa dal Sindaco di Force e coordinatore dei piccoli Comuni dell’Anci Marche, Augusto Curti, la questione della chiusura degli sportelli postali nei piccoli Comuni ha trovato uno sbocco positivo grazie a un recente incontro fra Anci Marche e i vertici della Macro Area Centro Nord di Poste Italiane. Erano presenti Romano Carancini, vice presidente vicario di Anci Marche, Augusto Curti, coordinatore regionale dei piccoli Comuni e Giovanni Zunino, Responsabile della Macro Area. Curti, in particolare, ha evidenziato il fatto che molti uffici non avevano ripreso a pieno regime l’operatività e si erano creati inevitabili disagi per i cittadini. «Le scelte aziendali – ha detto – non possono e non devono essere fatte con il sacrificio di tutti quei presidi territoriali che servono le comunità e sono indispensabili per la vita quotidiana dei cittadini e degli Poste Italiane ha saputo gestire molto bene la prima fase dell’emergenza – ha poi riconosciuto – penso alle pensioni consegnate direttamente a casa, al voler scaglionare il pagamento delle stesse e tante altre iniziative prese per fronteggiare l’emergenza. Ma oggi, seppur va detto, che in diversi Comuni l’orario è stato ripristinato, c’è la necessità di riattivarlo su tutti gli sportelli per evitare la fine di disservizi e fugare la preoccupazione tra i Sindaci interessati”.
«Dal 13 marzo, quando abbiamo ridotto l’offerta passando al 64% di uffici aperti, la riapertura è stata progressiva – ha replicato il responsabile di Poste Italiane e ha poi promesso – Da settembre la situazione dovrebbe tornare alla normalità”.
Ha chiuso l’incontro con una nota positiva l’intervento di Romano Carancini, vice presidente vicario Anci Marche: “Per i Comuni delle Marche è importante conoscere la situazione sullo stato dell’arte attuale, ma soprattutto rendersi conto dell’impegno futuro dell’azienda a continuare a offrire il servizio soprattutto nell’entroterra e nei piccoli Comuni; da questo punto di vista ci sentiamo rassicurati. È importante che sul territorio si mantenga un rapporto di comunicazione diretta, così che il Sindaco che abbia necessità di chiarimenti possa arrivare rapidamente a coloro che devono decidere. Nonostante comprendiamo che in questa fase transitoria, che durerà fino a settembre, ci potranno essere delle situazioni da sopportare e da supportare, il confronto è utile per evitare tensioni».