“Chiediamo una compensazione urgente al taglio di 46 milioni di euro che rischia di abbattersi sulle città metropolitane della Sicilia e della Sardegna nel 2017. Il Governo dimostri di avere le stesse attenzioni per tutti gli enti di area vasta, indipendentemente dalla Regione in cui insistono”: queste le parole del sindaco di Catania e presidente del Consiglio nazionale dell’Anci, Enzo Bianco, il sindaco di Palermo e presidente di Anci Sicilia Leoluca Orlando, il sindaco di Messina Renato Accorinti e il sindaco di Cagliari e vicepresidente dell’Anci Massimo Zedda.
“La previsione di una compensazione del taglio, chiesta dall’Anci fin dall’inizio di questa vicenda, è fondamentale – dichiarano gli esponenti dell’Associazione – per giungere ad un’intesa in sede di Conferenza unificata sullo schema di Dpcm che ripartirà i Fondi destinati agli enti territoriali dalla legge di Bilancio”.
Il Consiglio nazionale dell’Anci ha già detto che non darà l’intesa al decreto del Presidente del Consiglio che taglia circa 60 milioni alle Province sarde e alla Città metropolitana di Cagliari e ora la Regione si prepara alla battaglia arrivando anche a proporre un ricorso se il Dpcm dovesse essere adottato.
E’ quanto emerso al termine della riunione tra l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, quello della Programmazione, Raffaele Paci, il presidente del Cal Sardegna, Andrea Soddu, il presidente regionale dell’Anci, Pier Sandro Scano, e il sindaco metropolitano di Cagliari, Massimo Zedda. E’ stato proprio Zedda, che siede nel Consiglio nazionale dell’Anci, a annunciare la decisione dell’associazione che non dovrebbe dare l’intesa al decreto nella conferenza unificata Stato-Regioni in programma giovedì. “Ci opporremo in tutte le sedi – ha spiegato Erriu – viene a mancare un’importante somma che non permette agli enti locali sardi di espletare le proprie funzioni”.