L’Anac ha reso noto il Piano Nazionale Anticorruzione 2019-2021 con l’obiettivo di rivedere e consolidare in un unico atto di indirizzo tutte le indicazioni fornite fino a oggi, integrandole con orientamenti maturati nel corso del tempo e oggetto di appositi atti regolatori. L’intento è quello di rendere il PNA uno strumento di lavoro utile per chi, a vari livelli, è chiamato a sviluppare e attuare misure di prevenzione della corruzione. Prevenzione che si è progressivamente imposta accanto allo strumento della repressione della corruzione. In altre parole, a fronte della pervasività del fenomeno si è ritenuto d’incoraggiare strategie di contrasto che anticipino la commissione delle condotte corruttive, assegnando al Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) un importante ruolo di coordinamento del processo di gestione del rischio, con particolare riferimento alla fase di predisposizione del PTPCT e al relativo monitoraggio. A tal fine, raccomanda il PAN, è opportuno che i dipendenti partecipino attivamente al processo di gestione del rischio e, in particolare, all’attuazione delle misure di prevenzione programmate nel PTPCT. “In tal senso, occorre promuovere la formazione del personale, ma soprattutto la diffusione di una cultura organizzativa basata sull’integrità, nella quale prevalga la sostanza sulla forma”, ribadisce infine l’Anac.