Quale è il punteggio di ciascuna stazione appaltante? Il tuo comune avrà i punti necessari a qualificarsi per lavori di importo superiore alla soglia comunitaria? O potrà fare appalti solo di più modesta entità?
A due settimane dalla pubblicazione delle Linee guida che individuano i requisiti necessari per la qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza, l’Autorità Nazionale Anticorruzione mette a disposizione delle amministrazioni un file di simulazione dei punteggi ottenibili.
Ciascuna stazione appaltante, attraverso l’inserimento dei propri dati nei riquadri in verde del programma, potrà auto-valutarsi sia con riferimento al singolo requisito sia complessivamente. Per ora il simulatore riguarda i lavori. Prossimamente sarà reso disponibile un file analogo per la simulazione della qualificazione di servizi e forniture.
Una volta calcolato il punteggio, la stazione appaltante può verificare in quale livello di qualificazione rientra.
Nelle Linee guida Anac ne ha individuati tre: 30 punti a regime per qualificarsi per i lavori inferiori a un milione di euro (livello L3), 40 punti per importi superiori a un milione di euro e inferiori alla soglia di rilevanza comunitaria (livello L2), 50 punti per importi pari o superiori alle soglie di rilevanza comunitaria (livello L1).
Per i primi due anni, sono previsti degli “sconti”, la qualificazione cioè può essere ottenuta anche con un punteggio inferiore di 10 punti per il livello 3 e di 5 punti per gli altri due livelli; per il secondo anno inferiore di 5 punti per il livello 3 e di 2 per gli altri due livelli.
Per la segnalazione di eventuali bug del programma di simulazione è possibile inviare una mail all’indirizzo di posta elettronica: uesa@anticorruzione.it
Fonte: Anac