Il Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali (DAIT) ha interpellato l’Avvocatura Generale dello Stato a fronte di alcuni quesiti formulati dai comuni in merito alla fondatezza delle istanze, loro avanzate da parte di privati, volte a ottenere il rilascio di copie degli indici decennali dei · registri dello stato civile, motivate dall’intento di svolgere attività di ricerca storica sui fenomeni migratori.
L’Avvocatura, come si legge nella Circolare DAIT n. 65 del 5 maggio 2023, in risposta al quesito ha confermato la ricostruzione normativa operata dall’amministrazione, che “depone nel senso della non ostensibilità diretta e generalizzata degli atti dello stato civile ma della loro consultabilità solo per il tramite dell’ufficiale dello stato civile, per estratto ed in presenza di un interesse concreto giuridicamente tute/abile“.
In particolare, l’organo consultivo interpellato, ha evidenziato che l’art. 450 del codice civile, pur affermando il principio della pubblicità dei registri dello stato civile, non ne consente il generico accesso, demandando ai soli ufficiali preposti al servizio di rilasciare estratti o certificati e di svolgere, negli atti affidati alla loro custodia, le indagini domandate dai privati, in presenza di un interesse concreto ai fini della tutela di una situazione giuridicamente rilevante.
Fonte: DAIT