Porto, idrogeno e rigenerazione urbana. Sono stati alcuni dei temi al centro della tappa di Trieste di “Italia Domani – Dialoghi sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, il ciclo d’incontri promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per comunicare con cittadini, imprese e Amministrazioni locali sui contenuti e le opportunità del PNRR. Ad animare l’incontro, che si è tenuto venerdì 22 aprile all’interno del Trieste Convention Center, Stefano Patuanelli, Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Mariastella Gelmini, Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Dipiazza, Sindaco di Trieste, e Massimiliano Fedriga, Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia. L’evento è stato moderato da Simonetta Nardin, dell’Ufficio per la comunicazione istituzionale e le relazioni con i media della Presidenza del Consiglio, e da Omar Monestier, Direttore de Il Piccolo. Il Ministro Patuanelli ha spiegato che il PNRR è prima di tutto simbolo della coesione europea, esiste perché, in un momento di grande difficoltà, l’Europa ha deciso di affrontare la crisi in maniera condivisa. Grazie al Piano, ha aggiunto, si potrà risolvere la fragilità dei sistemi produttivi e accompagnare la transizione ecologica e digitale.
Il Ministro Gelmini ha rassicurato sulla capacità dell’Italia di raggiungere tutti gli obiettivi del PNRR che si è data per il 2022. A Trieste, ha aggiunto, c’è il grande tema del porto e la decisione della Regione di declinare il suo progetto bandiera nella scelta innovativa della Hydrogen Valley. Gelmini ha sottolineato poi che 80 dei 230 miliardi del PNRR sono di competenza di Regioni e Comuni: la collaborazione tra amministrazione centrale ed enti locali è indispensabile per la riuscita del Piano. Il Presidente Fedriga ha detto che non può essere sprecata l’opportunità del PNRR perché i fondi sono anche a debito e, per essere sostenibili, devono portare la crescita o le nuove generazioni saranno indebitate senza avere crescita. E allora, ha aggiunto, servono digitalizzazione, innovazione, transizione ecologica e coesione sociale, investimenti su case e ospedali di comunità, su cui la stessa Regione ha messo risorse proprie per sviluppare il Pnrr. Il Sindaco Dipiazza ha spiegato che il Porto vecchio, lasciato lì per cento anni, è ora una grande opportunità. Saranno investiti 33 milioni sul Magazzino 26, 10 sull’infrastrutturazione, 33 per la creazione di un bosco urbano e 49 per la cabinovia.
Fonte: Comune di Trieste