I nuovi progetti di tramvie prevedono 250 km di linee da realizzare (+63%) per 5,4 mld. di euro di investimenti, successi consolidati anche a Firenze che registra 39 mln. di passeggeri (+12%) e Padova con il 25% degli spostamenti pubblici su tram; nella Capitale torneranno i tram con 4 nuove linee per un totale di 34 km, approvati i nuovi progetti di fattibilità tecnico-economica.
Questi i dati riportati dal Dossier “Il tram che fa bene allo spazio urbano”, che vede sempre più città italiane praticare una trasformazione silenziosa del trasporto pubblico, riportando in auge il tram come soluzione efficace alle sfide della mobilità urbana contemporanea.
Bologna, Padova, Firenze e Roma sono in prima linea in questo rinnovamento, con progetti ambiziosi che stanno cambiando il volto della mobilità nelle aree urbane. Previste nuove tramvie per 250 km, il 63% in più rispetto a quelle in esercizio e il costo di realizzazione è di 5,4 mld. di euro, coperti in parte con fondi PNRR e in parte da altri finanziamenti. Eppure si può fare di più: il ritardo infrastrutturale rispetto ad altri paesi europei e la legge di Bilancio 2024, per la prima volta dal 2017, non prevedono fondiper il trasporto rapido di massa, con il rischio di rallentare lo slancio positivo avviato grazie ai fondi PNRR.
Che il tram sia un mezzo utilizzato volentieri dai cittadini lo dicono i dati: a Firenze il 2024 ha registrato un boom con 39 milioni di passeggeri, il 12% in più rispetto al 2023. Anche a Padova, si registrano numeri rilevanti: con la linea Sir1 che trasporta 33.000 passeggeri al giorno e il 25% degli spostamenti su TPL effettuati con il tram. Questi sono stati i temi al centro del convegno organizzato a Roma da Legambiente dal titolo “Le Tramvie fanno bene alle città”, durante il quale è stato presentato il dossier “Il tram che fa bene allo spazio urbano”.
A ben vedere, dopo il PNRR non sono stati previsti strumenti finanziari in grado di proseguire la stagione di investimenti sul trasporto rapido di massa delle città. La risposta dei comuni all’Avviso 3 pubblicato dal MIT nel 2024, e la richiesta della proroga di ANCI confermano la centralità del TRM e dei tram nei piani di mobilità, occorre però sottolineare che, come riportato nel documento ufficiale pubblicato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (disponibile su mit.gov.it), “la procedura è propedeutica alla programmazione ed alla verifica dell’entità delle risorse statali, qualora si rendano disponibili, da destinare ai sistemi di trasporto di massa”, e sarebbe auspicabile conoscere l’entità del finanziamento e i progetti che ne beneficeranno.
Nato nell’800 e quasi cancellato in Italia dall’avvento dell’automobile, il tram vive da anni una nuova primavera in tutta Europa grazie ai suoi benefici: meno traffico, minore inquinamento e rivitalizzazione degli spazi urbani. La spinta decisiva in Italia è arrivata con i fondi del PNRR assegnati nel 2021: dei 39 progetti finanziati per il potenziamento del Trasporto Rapido di Massa distribuiti su 11 regioni, 18 sono stati dedicati allo sviluppo di nuove tramvie, per un valore di 2,3 mld. il 57% del quale sarà coperto dal PNRR.
D’altro canto, come già rilevato dalla campagna Città2030 di Legambiente, le città italiane sembrano muoversi con fatica sul percorso per la decarbonizzazione dei trasporti che, ad oggi, resta l’unico settore che continua a registrare aumenti di emissioni. Nonostante i progressi, il ritardo infrastrutturale rispetto ai grandi Paesi europei è rilevante, la dotazione di linee tranviarie si ferma a 397 km totali, da confrontare con gli 878 km della Francia e i 2.044 km della Germania.
Le città italiane che puntano sui nuovi tram sono Bologna, con un piano di espansione di 23 km di nuove tranvie, Palermo con 64 km, Padova (30 km), Firenze (25 km), Bergamo (23 km), Milano (36 km), Brescia (23), Napoli (4 km), Cagliari (7 km) e Sassari (2,5).
Roma punta a nuovi tram per 34 km con la tranvia Termini-Vaticano-Aurelio, in centro storico, il tram di viale Palmiro Togliatti, quello dalla Stazione Tiburtina a Piazzale del Verano e il tram Termini Tor Vergata. Numeri che testimoniano non solo il successo del tram come alternativa ai mezzi privati, ma anche la crescente fiducia dei cittadini verso un sistema di trasporto urbano sostenibile e funzionale. Info: il dossier: “Il tram che fa bene allo spazio urbano”
Fonte: Legambiente