Selezionare e valutare le opere pubbliche da finanziare coniugando gli aspetti tecnici con le dimensioni economiche, sociali e ambientali della sostenibilità fissate a livello internazionale. Questa è la finalità delle “Linee guida operative per la valutazione degli investimenti in opere pubbliche – settore stradale” adottate con il decreto firmato oggi dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini. Il documento di carattere tecnico, come per le “Linee Guida Operative degli Investimenti in Opere Pubbliche per il settore ferroviario” emanate a dicembre 2021, fornisce un quadro analitico di riferimento per valutare le future proposte progettuali relative agli interventi stradali e autostradali di competenza del Ministero.
Le Linee Guida serviranno da manuale pratico sia per i soggetti proponenti e attuatori in fase di predisposizione dei progetti di fattibilità tecnico economica (PFTE), sia per la Struttura Tecnica di Missione del Mims (STM) chiamata a supportare le direzioni generali competenti nel valutare le opere ai fini della loro ammissibilità ai finanziamenti pubblici. In particolare, il documento descrive la metodologia di valutazione da applicare alle opere oggetto di finanziamento attraverso le dimensioni che caratterizzano la sostenibilità di un progetto (economica, ambientale, sociale e di governance), oltre che gli aspetti di natura trasportistica tipici del settore, e rappresenta uno strumento indispensabile per la valutazione ex-ante delle opere pubbliche. Le Linee guida si applicheranno gradualmente ai nuovi interventi inseriti nel Contratto di Programma ANAS, a quelli dei concessionari autostradali e a quelli di competenza di Regioni, Province e Città Metropolitane e Comuni.
Coerentemente con le analoghe Linee guida operative per il settore ferroviario, il documento dettaglia il grado di approfondimento necessario per ciascuna tipologia di analisi in funzione del tipo di opera e dell’importo del finanziamento. Oltre a specificare le modalità di analisi trasportistica e finanziaria, le Linee guida pongono l’accento sulla sostenibilità ambientale, facendo riferimento ai criteri europei, e in particolare al principio ‘do no significant harm’ posto al centro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e all’obiettivo di mitigazione degli effetti della crisi climatica.
Quanto alla sostenibilità sociale di una infrastruttura, le Linee guida sottolineano l’importanza del criterio dell’accessibilità, intesa come potenziamento delle connessioni per favorire la mobilità delle persone e, in particolare, il miglioramento della fruizione delle reti da parte dei gruppi sociali più deboli e vulnerabili. Inoltre, la valutazione dell’accessibilità deve guardare all’impatto dell’opera stradale sullo sviluppo economico di un territorio e, di conseguenza, sulle prospettive occupazionali che essa genera.
Infine, poiché l’infrastruttura deve soddisfare i fabbisogni delle comunità interessate, queste devono essere informate sulle caratteristiche dell’opera e coinvolte nella discussione del progetto, così da poter esprimere le proprie istanze, attraverso strumenti diversi (tra cui il dibattito pubblico, assemblee, portali di informazione online) in grado di favorire la partecipazione dei cittadini e raccogliere input, reclami e segnalazioni.
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