Premiati 47 Ambasciatori dell’Appennino e incontrati oltre 100 amministratori locali e sottoscritto dai 44 comuni-tappa il “Manifesto per la Democrazia Energetica nei piccoli comuni per uno sviluppo incentrato sulle rinnovabili”, è tempo di bilanci per Appennino Bike Tour 2022, la campagna itinerante di Legambiente e ViviAppennino, realizzata in collaborazione con Misura, che in un mese, dal 21 giugno al 21 luglio, ha percorso la Ciclovia dell’Appennino dalla Liguria alla Sicilia, oltre 3100 i km. di percorso che si snodano lungo la dorsale appenninica, un itinerario in sella alle bici iniziato dal comune di Altare (SV) e terminato ad Alia (PA) 44 le tappe per far scoprire l’Italia che non ti aspetti, quella dei piccoli borghi dell’entroterra, incrociando parchi e aree protette, 250 i ciclisti che hanno partecipato.
In questa lunga pedalata Legambiente e ViviAppennino hanno incontrato oltre 100 amministratori locali, arrivati anche dai comuni limitrofi, per conoscere la campagna e condividere una giornata in nome del turismo lento e sostenibile; premiati anche 47 “Ambasciatori dell’Appennino”, un riconoscimento attribuito ai cittadini, amministratori, piccoli imprenditori, associazioni e realtà locali che si sono distinti in attività di presidio del territorio.
“La Ciclovia dell’Appennino, ha dichiarato Sebastiano Venneri, della Segreteria nazionale di Legambiente, è un esempio di collaborazione fra volontariato, imprenditoria privata e pubblica amministrazione. In questi anni abbiamo lavorato con i Comuni e con il Ministero per ridisegnare un percorso che tocca luoghi preziosi e fragili e, grazie al contributo di Misura, siamo riusciti ad attrezzarlo con delle postazioni di ricarica per le e-bikes e ciclofficine, tutto ciò ha contribuito a fare dell’itinerario un prodotto turistico per il Paese a portata di smartphone, grazie all’app gratuita Cicloappennino che accompagna il cicloturista nei luoghi più sorprendenti del tragitto”.
“Con Appennino Bike Tour, ha aggiunto Enrico Della Torre, DG di ViviAppennino, intendiamo dare una risposta ai piccoli Comuni e portare un indotto economico ed occupazionale sui territori, infatti grazie all’attenzione che cresce intorno alla Ciclovia dell’Appennino stiamo costruendo le basi per un rilancio delle aree interne e stiamo procedendo con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili all’installazione della segnaletica per la prossima estate: 1500 segnali urbani ed extraurbani che identificheranno l’itinerario di 3100 km. dalla Liguria alla Sicilia, adesso bisogna lavorare sui territori affinché sviluppino i servizi e l’accoglienza bike friendly”
Nel suo viaggio Appennino Bike Tour ha ricevuto un ottimo feedback dalle amministrazioni locali, attente anche al fronte dello sviluppo delle fonti rinnovabili, i 44 sindaci dei borghi della campagna itinerante hanno sottoscritto il “Manifesto per la Democrazia Energetica per uno sviluppo incentrato sulle rinnovabili nei piccoli comuni”, promosso da Legambiente e Kyoto Club in cui si chiede di superare l’attuale modello centralizzato di produzione energetica fatto da grandi impianti alimentati a combustibili fossili, inquinanti e climalteranti a favore di una produzione da fonti rinnovabili.
L’edizione di quest’anno di Appennino Bike Tour ha avuto come protagonista l’app CicloAppennino, la prima guida ciclo-turistica a portata di smartphone per la Ciclovia più lunga d’Italia, con oltre 300 punti di interesse, info sul tracciato, eventi e notizie. Scaricabile sia negli store Apple e Google Play, sia inquadrando il QRcode che si trova nei pannelli presso le postazioni ciclo-officina Misura, in ciascuno dei 44 comuni tappa. Le biciclette dello staff di Appennino Bike Tour sono state rigenerate grazie al lavoro dei ragazzi della cooperativa CSAPSA di Bologna, una struttura che ha l’obiettivo di formare e inserire nel mondo del lavoro soggetti vulnerabili e di salvare dalla discarica telai e componenti riutilizzabili dandogli una nuova vita.