All’interno di uno scenario economico in cui il mercato dell’Intelligenza Artificiale applicata alle risorse umane raggiungerà i 18 mld. entro i prossimi 5 anni, negli USA sono 6 su 10 le aziende che si affidano a questa tecnologia nelle risorse umane. “Il colloquio del futuro sarà con un avatar dotato d’intelligenza artificiale: l’obiettivo è creare il primo «Artificial Recruiter» in grado d’interpretare le parole e le espressioni facciali dei candidati”, afferma Ernesto Di Iorio, CEO di QuestIT.
“Le risorse umane sono il pilastro che fa funzionare la nostra azienda”: le parole dell’imprenditore statunitense Steve Wynn suonano come pietre miliari all’interno delle aziende soggette ad una serie di cambiamenti che coinvolgono tutte le attività interconnesse all’ambito HR. Risulta agli sgoccioli l’era del classico colloquio in compagnia dei temuti cacciatori di teste: il posto verrà preso da una nuova “HR age” innovativa e tecnologica caratterizzata dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale in ottica selezione e gestione delle risorse umane.
Le prime conferme giungono da Mckinsey che ha raccolto le opinioni di un panel di Chief Human Resource Officer statunitensi ed europei: il 90% degli intervistati prevede cambiamenti nel modello operativo delle risorse umane nei prossimi 2/3 anni, tra i mutamenti c’è l’influenza di tecnologie di ultima generazione come l’intelligenza artificiale. Sulla stessa lunghezza d’onda HR Executive: il portale statunitense secondo cui il 60% delle aziende stanno utilizzando l’intelligenza artificiale per gestire le risorse umane, ma non è tutto perché la percentuale è destinata a crescere, toccando l’82% entro i prossimi 4 anni (+37% sul 2021). La presenza dell’intelligenza artificiale nel mondo HR viene confermata anche dallo sviluppo del mercato: stando a quanto riportato dal portale GlobeNewswire la business unit globale sfiorerà 4 mld. di dollari entro la fine del 2022 e si prevede che oltrepassi i 17 entro 5 anni con un tasso annuo di crescita del 35%.
Ecco ciò che emerge dalle ricerche condotte sulle testate internazionali del settore da Espresso Communication per QuestIT, company italiana di sviluppo di tecnologie proprietarie d’intelligenza artificiale. “In quanto azienda siamo attenti all’evoluzione digitale che sta influenzando i principali settori operativi, afferma Ernesto Di Iorio, CEO di QuestIT. Il mondo delle risorse umane è uno degli ambiti più liquidi e in mutamento grazie all’introduzione dell’intelligenza artificiale e oltre alla realizzazione di una piattaforma ad hoc per i nostri partner in ottica recruiting, basata sull’utilizzo di uno speciale algoritmo di ranking utile a selezionare il migliore tra i candidati, stiamo lavorando a qualcosa di ancora più innovativo dove saranno protagonisti i nostri assistenti virtuali di ultima generazione che, grazie all’utilizzo dell’ Artificial Intelligence, saranno in grado di effettuare dei colloqui preliminari, monitorando ed interpretando le risposte, il tono di voce e le espressioni facciali dei candidati”.
L’Artificial Intelligence aiuterà i responsabili delle risorse umane a ridurre i carichi di lavoro, migliorando la produttività; in conclusione uno spunto che viene dall’ Hustle Chronicle: “sarà possibile comprendere le opinioni dei professionisti ed evitare la fuga di talenti oltre all’analisi degli eventuali nuovi candidati, un vero e proprio motore di “analisi dei talenti”.