Individuati i Comuni beneficiari dei contributi da destinare ad investimenti in progetti di rigenerazione urbana con l’obiettivo di ridurre fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché migliorare la qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale. Il decreto del ministero dell’Interno, di concerto con il ministero dell’Economia e delle Finanze e del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile è stato firmato ieri e sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
In particolare, per gli anni 2021-2026 i contributi, confluiti nell’ambito del piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), ammontano complessivamente a euro 3,4 miliardi di euro. La procedura telematica, predisposta dal Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali – tramite la piattaforma GLF – ha rilevato la presentazione di 649 certificazioni per un totale di 2.418 progetti ed una richiesta di risorse pari ad euro 4.402.667.449,17.
L’ammontare del contributo attribuito a ciascun ente è stato determinato a favore dei Comuni che presentano un valore più elevato dell’indice di vulnerabilità sociale e materiale (IVSM) come previsto dal Dpcm del 21 gennaio 2021.
Il decreto interministeriale riporta quattro allegati:
- allegato 1 che contiene l’elenco dei 2.418 progetti, per i quali le richieste sono pervenute nei termini previsti, in cui sono evidenziati distintamente quelli ammessi con riserva, e con la indicazione anche dei progetti esclusi dall’assegnazione del contributo perché ritenuti non ammissibili per le motivazioni indicate;
- allegato 2, che riporta l’elenco di 2.325 opere ammesse;
- allegato 3 che contiene l’elenco delle 1.784 opere attualmente ammesse e finanziate. Gli enti locali beneficiari sono complessivamente 483;
- allegato 4 – atto di adesione e obbligo – che i Comuni assegnatari delle risorse, sono tenuti a sottoscrivere al fine di assicurare il rispetto di tutte le condizioni e gli obblighi previsti dal PNRR.
Tutti i dettagli e gli allegati sono disponibili sulle pagine web del sito della Finanza locale.
Fonte: Viminale