60 milioni di euro per gli anni 2021, 2022, 2023 ripartiti equamente tra le regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo interessate dagli eventi sismici del 2016. Queste le risorse messe a disposizione con il bando lanciato oggi a valere sul Fondo istituito dalla legge 30 dicembre 2020 n.178, articolo 1 comma 194 (fondo ricerca sisma). L’intervento punta a sostenere il rilancio economico del territorio, finanziando progetti presentati da centri di ricerca e università, anche in cooperazione con altri soggetti pubblici e privati, per l’avvio o il rafforzamento di attività ad alta intensità di conoscenza, come la ricerca, il trasferimento tecnologico e l’alta formazione universitaria, anche nella prospettiva di promuovere la creazione di posti di lavoro di qualità e di migliorare l’attrattività dell’area come sede di investimenti produttivi ad elevato valore aggiunto. S’intende, così, sostenere la creazione, permanenza, sviluppo, integrazione e specializzazione delle infrastrutture e dei presidi formativi, per la resilienza e la rigenerazione del «saper fare» e della capacità d’agire dei territori delle quattro regioni colpite dal terremoto, anche al fine di evitare lo spopolamento e promuovere opportunità di nuovo insediamento e attività economiche.
Fonte: Agenzia per la coesione territoriale