Giovedì 8 luglio, al Campus Scientifico Universitario di Grugliasco, si è tenuta la cerimonia di posa della prima pietra della Città delle Scienze e dell’Ambiente. Il progetto, frutto del Protocollo di Intesa tra Università degli Studi di Torino, Regione Piemonte, Città Metropolitana, Camera di Commercio, Politecnico di Torino e Comune di Grugliasco – finalizzato alla realizzazione di spazi per la didattica, per la ricerca, incubatori di imprese e spazi fruibili anche al pubblico – prevede un investimento di circa 160 milioni di Euro, importo finanziato dal Gruppo Intesa Sanpaolo.
Esteso su un’area verde di oltre 228.600 mq, il progetto costituisce uno dei più importanti investimenti di edilizia universitaria in Italia. Avrà sede nel territorio del Comune di Grugliasco. Qui verranno trasferite le attività didattiche e di ricerca dei Dipartimenti di Chimica, Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi, che si affiancheranno a quelli di Scienze Agrarie, Forestali Alimentari e Scienze Veterinarie già presenti. Il nuovo complesso edilizio, per un totale di circa 90.000 mq, porterà un aumento della popolazione universitaria a Grugliasco dalle attuali 5.000 unità fino alle oltre 10.000.
Il progetto di riunire in unico campus Dipartimenti differenti permetterà di sviluppare maggiore sinergia tra i ricercatori in settori fortemente interdisciplinari, come l’Agrifood, la Chimica Verde, le Energie Rinnovabili, i Materiali Avanzati, la Bioeconomia e la Sostenibilità Ambientale. Allo stesso tempo la filiera della sanità animale, presente nel Campus con le attività del Dipartimento di Scienze Veterinarie potrà costituire un ponte ideale con la Città della Salute, permettendo così di realizzare la visione olistica “one planet-one health” secondo la quale la salute umana, animale ed ambientale sono pienamente integrate tra loro.
Contigua all’area occupata dal Campus, l’Università di Torino dispone inoltre di una superficie di circa 50.000 mq sulla quale sviluppare un’Area Tecnologica e di Ricerca, la Butterfly Area, per specifiche iniziative connesse allo sviluppo economico in raccordo con le aziende, che trae vantaggio dalla presenza della filiera di formazione e dall’eccellenza nella ricerca sui temi legati alla sostenibilità e si rivolge al settore privato in un intento di co-creazione di conoscenza e rilancio territoriale.
La “Città delle Scienze e dell’Ambiente”, in coerenza con gli indirizzi della Regione Piemonte in materia di cambiamento climatico e sviluppo sostenibile, sarà in grado di dare impulso alla transizione del sistema economico regionale attraverso il sostegno alla ricerca e all’innovazione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, in linea anche con gli obiettivi europei del Green Deal e favorirà lo sviluppo della competitività del sistema produttivo regionale, facilitando la collaborazione tra gli attori della ricerca, il trasferimento tecnologico, la mobilitazione di investimenti pubblici e privati, l’attrazione di ulteriori investimenti e l’acquisizione di competenze qualificate da parte delle imprese.
Le attività previste all’interno del Campus e della Butterfly hanno un impatto su tutti i livelli trasversali alla transizione verde e digitale con azioni verticali sui settori chiave dell’economia: Energy and Clean Technologies, Green Chemistry and Advanced Materials, ICT, Smart Products and Manufacturing, Agrifood.
I lavori sono affidati ad un raggruppamento di soggetti formato da Itinera S.p.A. (Capogruppo), Intesa Sanpaolo, Costruzioni Generali Gilardi S.p.A. di Torino, Euroimpianti S.p.A. e Semana S.r.l. per il tramite delle Società di Ingegneria Proger S.p.A e Manens-Tifs.
“La realizzazione della Città delle Scienze e dell’Ambiente fa leva sui punti di forza già esistenti nel nostro Ateneo” – dichiara il Rettore dell’Università di Torino, Stefano Geuna – “e si propone di potenziare le specificità dei settori produttivi trainanti del Paese. È un luogo in cui si svilupperà un ecosistema attrattivo ed attraente di co-produzione della conoscenza, un centro di ricerca di eccellenza, riferimento nazionale e internazionale sui temi legati alla sostenibilità ambientale, all’economia circolare ed alla bioeconomia, centro per la ricerca e l’innovazione collegato con il sistema industriale che offra servizi al territorio, per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Uno spazio dove studio e ricerca si proietteranno nel futuro.
Il nuovo Campus svilupperà le condizioni di sistema necessarie a concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale in coerenza con le linee di sviluppo indicate dal PNRR. Rafforzare i luoghi della ricerca garantisce infatti un accesso efficiente a metodi interdisciplinari e tecnologie avanzate e sostenibili da condividere su scala regionale, nazionale e paneuropea per aggregare strutture di ricerca e potenziali imprese mediante processi di generazione e trasferimento dell’innovazione direttamente ai processi produttivi”.
“La Città delle Scienze è una straordinaria opportunità per lo sviluppo economico, dei saperi, sociale e dell’innovazione del territorio metropolitano. – afferma il Sindaco di Grugliasco, Roberto Montà – Grugliasco è pronta ad accogliere dipartimenti e imprese mettendo in campo strumenti e supporto affinché si generino le condizioni per un campus innovativo e di respiro europeo. La nostra città ha tutte le potenzialità necessarie per rinvigorire lo sviluppo produttivo, formativo e sportivo del territorio grazie alla presenza di scuole di istruzione secondaria d’eccellenza, di spazi come l’ex ospedale psichiatrico, a ridosso del nuovo Polo universitario, potenzialmente perfetti ad ospitare nuove realtà economiche e formative, di residenzialità diffusa, di nuove infrastrutture, del cablaggio della Città, di impianti sportivi e di trasporti interscambiabili (bus+treno+metro). Servizi che saranno potenziati grazie anche alla candidatura al Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) che porterà in Città nuovi fondi destinati a trasformare, insieme all’arrivo della Città delle scienze, il volto di Grugliasco”.
“Con l’avvio dei lavori al polo universitario di Grugliasco – sottolinea la Sindaca di Torino e della Città metropolitana di Torino, Chiara Appendino – si passa ora dalla fase progettuale a quella realizzativa di un intervento molto importante per il capoluogo piemontese e la sua area metropolitana. Infatti, la nascente Città delle Scienze e dell’Ambiente potrà contribuire a favorire lo sviluppo economico del territorio nel rispetto della sostenibilità ambientale e, al contempo, assicurare anche benefici alle comunità locali sotto diversi aspetti della vita quotidiana.
Il progetto che porta alla creazione della Città delle Scienze e dell’Ambiente a Grugliasco – evidenzia la Sindaca Appendino – è in linea sia con le strategie di sviluppo europee e nazionali, orientate a creare le condizioni per favorire il processo di transizione verso un’economia verde e digitale, sia con il ruolo della Città metropolitana di Torino, le cui politiche sono indirizzate alla creazione di relazioni virtuose fra sostegno al tessuto produttivo, all’innovazione, alla formazione e all’istruzione dei cittadini”.
“Dopo i progetti legati dell’automotive e al Manufacturing Center, la Città dell’Aerospazio e il Parco della Salute, su cui procedono le bonifiche, prende il via oggi il quarto tassello strategico per lo sviluppo del territorio di Torino – sottolinea il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio -. Questo è il modello di sviluppo in cui crediamo, far lavorare in modo sinergico il mondo della ricerca, della formazione e dell’impresa, ed è uno dei punti strategici su cui investiremo le risorse della futura programmazione europea 2021-2027. Penso in particolare all’Area “butterfly” del Polo di Grugliasco che sarà dotata di laboratori e linee pilota, dove imprese e ricercatori potranno sviluppare progetti congiunti. Si tratta di un modello virtuoso di ecosistema dell’innovazione. Luoghi che formeranno una vera e propria rete integrata di ecosistemi, in piena linea anche con gli indirizzi del Recovery Plan”.
“Questa prima pietra reggerà simbolicamente un edificio all’avanguardia in sostenibilità ambientale – conclude il Direttore regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo, Teresio Testa – ma anche un progetto davvero importante per le prossime generazioni. Intesa Sanpaolo ha voluto sostenerlo in toto, con un investimento di 160 milioni di euro. Vi abbiamo infatti letto le migliori prospettive di ritorno per il territorio, che sta già dimostrando una buona vocazione green. Nella sola Provincia di Torino oltre un terzo delle imprese ha effettuato ecoinvestimenti negli ultimi cinque anni (fonte Unioncamere). E’ fondamentale che università, centri di ricerca e istituzioni cerchino assieme alle imprese le strade per la ripresa, guardando ai nuovi orizzonti di sviluppo: la transizione sostenibile, la ricerca, l’innovazione. Come banca, in Piemonte, abbiamo messo a disposizione 4,1 miliardi per la ripartenza e plafond dedicati per la circular economy e la sostenibilità ESG (Environmental, Social, Governance). Dobbiamo cogliere il vantaggio competitivo di avere a disposizione imprese capaci e giovani di eccellente formazione”.