Trasformazione digitale della Pubblica amministrazione, per servizi innovativi e risposte rapide ed efficaci a beneficio di cittadini, imprese, territori. Un traguardo a cui lavoreranno dodici Regioni europee, insieme a partner privati, guidate dalla Regione Emilia-Romagna, che ha vinto la call della Commissione Europea per sperimentare l’applicazione dell’intelligenza artificiale e dei Big data nei processi organizzativi e operativi della Pa.
Per la nuova programmazione europea 2021-2017, la Commissione Europea ha stanziato oltre 7 miliardi su Digital Europe e pubblicherà bandi a gestione diretta destinati a diversi ambiti tra cui calcolo ad alta prestazione, intelligenza artificiale, cybersecurity, competenze ed interoperabilità. Ciò a complemento degli obiettivi e delle risorse previste dai fondi strutturali e dal programma Horizon Europe.
L’Emilia-Romagna e i suoi partner europei avviano quindi una collaborazione strategica in settori chiave – Intelligenza artificiale e Big Data – per cambiare le organizzazioni pubbliche, anche valorizzando imprese e centri di ricerca dei territori delle Regioni.
A vincere il bando per l’Azione Preparatoria “Intelligenza Artificiale e Big Data nella Trasformazione Digitale della Pubbliche Amministrazioni in Europa” della Commissione Europea è il progetto DT4Regions, con capofila la Regione Emilia-Romagna, su proposta della Direzione generale Risorse, Europa, Innovazione e Istituzioni. La comunicazione arrivata oggi, vede la Direzione Generale “Comunications networks, content and technology” della Commissione Europea riconoscere il valore della proposta progettuale presentata dalla Regione Emilia-Romagna.
Nella cordata, assieme all’Emilia-Romagna e a rappresentanti del mondo privato e di reti europee, vi sono fra le altre Catalogna e Paesi Baschi (ES), Fiandre (BE), Helsinki-Uusimaa (FI), Nouvelle-Aquitaine (FR), Greater London (GB), South Moravia (CZ), alcune delle Regioni ed enti locali più competitivi d’Europa. Si aggiungono altri soggetti aziendali tedeschi, con in più importanti imprese multinazionali ed emiliano-romagnole. Accanto alla Regione Emilia-Romagna – che ha a disposizione 850mila euro per gestire la rete, risorse destinate a crescere – ci sono le società Art-ER e Lepida.
Il ruolo della Regione sarà quello di guidare questa nuova piattaforma, che è il frutto di un lavoro avviato nel 2019 con la presentazione di una azione preparatoria al Parlamento Europeo, che ha assicurato un supporto determinante. L’obiettivo della piattaforma sarà individuare soluzioni concrete per il settore pubblico, sviluppando prodotti innovativi basati su Intelligenza artificiale e Big data nonché processi, strutture organizzative tipo, per erogare i servizi pubblici locali. Questo attraverso la condivisione di informazioni ed esperienze tra amministrazioni ed ecosistemi regionali, per rispondere ai nuovi bisogni. L’emergenza in corso ha ulteriormente ribadito il ruolo trainante della Pubblica amministrazione nell’individuare risposte innovative attraverso la trasformazione digitale.
Per l’Emilia-Romagna si tratta di un nuovo e ulteriore riconoscimento dell’azione svolta a livello europeo in settori chiave per la ripresa dell’Unione Europea e dei suoi territori: la trasformazione digitale della Pubblica amministrazione, Big data e Intelligenza artificiale che sono anche al centro dell’agenda politica o europea, nazionale e regionale. La trasformazione digitale – assieme alla trasformazione verde e al Green Deal Europeo – è il cuore di Next Generation EU e, in particolare, del nuovo strumento Dispositivo per la ripresa e la resilienza. Come noto, in risposta all’emergenza Covid-19, la Ue stanzierà risorse senza precedenti per traghettare l’Europa fuori dalla crisi mentre le priorità individuate a livello europeo si rifletteranno nei Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza (PNRR) dell’Italia e degli Stati membri, in fase di elaborazione.
In linea con le priorità europee, la Regione Emilia-Romagna si è impegnata con il Patto per il Lavoro e il Clima in un progetto di rilancio e sviluppo fondato sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica, da realizzare attraverso l’innovazione tecnologica e digitale ed altri processi trasversali tra cui semplificazione e legalità. La Data Valley emiliano-romagnola, concentrando il 70% della capacità di calcolo di tutta Italia è pronta a svolgere un ruolo di protagonismo in questa rivoluzione digitale di respiro europeo e internazionale e a diventare un nuovo hub europeo della ricerca con il Big Data Technopole di Bologna.