L’Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo ha scelto il progetto presentato dal Comune di Livorno insieme ad altri 11, su 70 proposte presentate a livello nazionale. “NicaraAgua” è il nome del progetto, che ha come partner l’Azienda Usl Toscana Nord Ovest, l’Azienda Servizi Ambientali e l’Associazione Italia-Nicaragua, Iret-Cnr, Azienda Usl Toscana Centro.
Come spiegato, in Nicaragua l’accesso all’acqua è garantito parzialmente a causa di infrastrutture carenti e fattori ambientali avversi quali terremoti, eruzioni vulcaniche e fenomeni meteorologici estremi accentuati dal cambiamento climatico. Questo contribuisce alla diffusione di malattie derivanti dalla contaminazione batterica dell’acqua, a partire dagli anni ’90 una particolare forma di insufficienza renale cronica (IRC) denominata “nefropatia mesoamericana” (MeN) si è diffusa sulla costa pacifica di tutti i Paesi centroamericani, compreso il Nicaragua. Il progetto ha l’obiettivo di contribuire a ridurre la mortalità e morbilità derivanti da malattie correlate alla qualità dell’acqua, il comune di Livorno nei 24 mesi di durata del progetto, coordina l’attività e garantisce consulenza professionale tramite i propri uffici Ambiente e Lavori Pubblici.
Il progetto è stato apprezzato perché nasce da una esperienza consolidata in Nicaragua nata, prima in USL 6 Livorno e adesso riportata nella USL Toscana nord ovest. In Nicaragua l’acqua è abbondante, ma da sempre portatrice di problemi per la diffusione di malattie e spesso al suo consumo è legata la diffusione di problematiche nefrologiche che colpiscono l’aspettativa e la qualità di vita dei cittadini. Riuscire a diagnosticare precocemente e curare la malattie comporta un ingente risparmio per il sistema sanitario nazionale”.
Fonte: comune di Livorno