Un chiaro punto di riferimento per la Sicilia e per tutti gli amministratori locali del Belpaese: lo è Fabio Venezia. Premiato come “Sindaco più virtuoso d’Italia”, il primo cittadino di Troina ha lavorato con passione e dedizione per valorizzare il proprio territorio e migliorare la qualità della vita degli abitanti della sua città. Abbiamo voluto sentire direttamente dalle sue parole il racconto dell’esperienza che gli è valsa il prestigioso riconoscimento.
Abbiamo appreso con soddisfazione del premio che lei ha recentemente ricevuto. Come è nata questa avventura?
E’ stata una bellissima avventura nata casualmente. All’inizio di ottobre di quest’anno il Direttore generale dell’Associazione nazionale “Comuni virtuosi” mi ha contattato dicendomi che il Comune di Troina era stato selezionato per questo prestigioso concorso tra gli undici finalisti. Una notizia che è stata accolta con molto entusiasmo da tutta l’Amministrazione comunale e dai cittadini, che si sono immediatamente mobilitati per il voto on line.
Su 11 finalisti a livello nazionale, lei è risultato il migliore. Quali attività e “meriti” le hanno consentito questo prestigioso successo?
In questi anni abbiamo lavorato con grande impegno su innumerevoli progetti che hanno messo al centro la valorizzazione del territorio e il miglioramento della qualità della vita per i cittadini. Quando sono stato eletto sette anni fa, per esempio, la raccolta differenziata era ferma al 3%, mentre adesso abbiamo messo in campo un efficientissimo sistema di gestione del servizio rifiuti, arrivando al 75% e posizionandoci ai vertici delle classifiche regionali e nazionali. Abbiamo anche portato avanti numerose iniziative per la valorizzazione del centro storico al fine di rilanciare il patrimonio edilizio abbandonato. Grazie al contributo del Comune per l’acquisto della prima casa negli antichi quartieri, ben 69 giovani coppie hanno acquistato un immobile dove andare a vivere senza pagare esosi mutui. A livello culturale abbiamo promosso mostre ed eventi internazionali esponendo le opere dei più importanti artisti italiani ed europei del Cinquecento e del Seicento, fra i quali Tiziano e Rubens. Abbiamo favorito anche forme di mecenatismo culturale e moltissimi artisti contemporanei hanno donato da tutto il mondo ben 200 opere d’arte per la realizzazione nel cuore della Sicilia di un Museo d’arte contemporanea. Ma una delle iniziative più importanti, anche sotto il profilo simbolico, è stato il recupero di ben 4200 ettari di boschi demaniali che abbiamo sottratto dopo una dura battaglia alla cosiddetta “mafia dei pascoli”. Da questa battaglia è nata la più grande azienda agricola pubblica italiana, interamente partecipata dal Comune, che alleva razze in via di estinzione e dà attualmente lavoro a otto giovani del territorio.
Qual è la situazione complessiva del suo Comune in un momento difficile come questo?
Abbiamo molto lavorato in questi anni sul fronte della programmazione istituendo l’Ufficio Europa e l’Ufficio progettazione. Il Comune ha messo in campo ben 75 milioni di euro di progetti, dei quali circa 50 milioni già finanziati. Così Troina, nonostante sia un Comune di 9.000 abitanti, si conferma una delle prime stazioni appaltanti della Sicilia. Tutto questo, insieme ad altri progetti, ci consente di affrontare con speranza e voglia di fare questa fase difficile per il nostro Paese.
Il suo impegno contro la mafia in che misura ha inciso sulla qualità dell’Azione amministrativa da lei condotta?
E’ stata una scelta di campo fin dal primo momento, quando eravamo coscienti delle criticità presenti nel nostro territorio. Ci sono stati momenti difficili e non sono mancate le difficoltà, ma i miei concittadini e le istituzioni non mi hanno mai fatto mancare il loro sostegno.
Avete altri progetti innovativi, soprattutto in materia di digitalizzazione dei servizi pubblici, in cantiere o in corso di attuazione?
Abbiamo creato il primo spazio pubblico di coworking in Sicilia aperto ai giovani professionisti del territorio. Molti sono stati anche i servizi informatici attivati in favore dei cittadini, dai servizi demografici allo Sportello Unico delle Attività Produttive.
La Regione Siciliana e l’Anci Sicilia l’hanno sostenuta e appoggiata nella sua attività di Sindaco in prima linea?
Abbiamo sempre ricevuto il sostegno di tutte le istituzioni e anche la Regione Siciliana ha sempre sostenuto i nostri progetti. L’Anci Sicilia, con il Presidente Leoluca Orlando e il Segretario Generale Mario Alvano, è stata fin dall’inizio del mio mandato un validissimo punto di riferimento, sia nelle problematiche quotidiane degli Enti locali che nelle più ampie strategie territoriali.