La transizione digitale è ormai un mantra, anzi un imperativo categorico cui non ci si può sottrarre se non si vuol essere tagliati fuori dal futuro. E, tuttavia, fra la realtà e la sua rappresentazione lo iato è ancora ampio. Il 5G, ad esempio, considerato una delle principali levatrici della digitalizzazione, evocata a ogni pie’ sospinto, abilita un numero elevato di applicazioni e nuovi servizi ad alta velocità. Ma il mercato è ancora agli albori e la maggior parte delle aziende che potrebbe beneficiare di questa tecnologia mostra poca consapevolezza sul tema: appena il 24% ha una solida conoscenza delle caratteristiche tecnologiche e delle potenzialità delle nuove reti. Lo mette in luce una ricerca dell’Osservatorio 5G & Beyond della School of Management del Politecnico di Milano presentata durante il convegno online “5G: un ecosistema da costruire”. Secondo lo studio, inoltre, solo 1 italiano su quattro degli utenti Internet ha acquistato o ha intenzione di comprare uno smartphone che supporti la rete 5G, il 34% sta valutando l’acquisto, mentre il 41% non è interessato.
Le aziende di Information Technology sono più pronte al 5G, ma meno della metà (48%) si sente già esperta del tema o ha avviato iniziative, mentre il 36% è ancora incerto sulle opportunità. Inoltre, sono 122 le sperimentazioni su casi d’uso condotte in Italia, in maggioranza dedicate al monitoraggio da remoto (35%), con applicazioni ad esempio in agricoltura e nelle smart city, e al miglioramento dell’esperienza dell’utente (20%), con soluzioni prevalentemente nei settori media e turismo.
“Le nuove reti 5G rappresentano una discontinuità netta con le generazioni precedenti – spiega Antonio Capone, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio 5G & Beyond – Le novità che avranno l’impatto più significativo sulle relazioni fra la filiera delle telco e i settori economici che possono beneficiare delle applicazioni del 5G sono l’Edge Computing, che consente al sistema di diventare una piattaforma di calcolo per le applicazioni degli utenti, e lo Slicing di rete, che permette di creare più reti virtuali sulla stessa infrastruttura con servizi e risorse dedicate”. “Il 5G è una rivoluzione con tante possibilità di applicazione in molti settori. Ma c’è un ecosistema ancora da costruire”, conclude Marta Valsecchi, Direttore dell’Osservatorio 5G & Beyond.
Fonte: Polimi