La Città di Venezia ha voluto sviluppare e concretizzare alcuni interventi di sistema,legati alla trasformazione digitale della città, in una visione più ampia la cui bussola è sempre stata orientata a incrementare la fruizione dei servizi e la capacità di sfruttare le nuove tecnologie per la qualità della vita dei cittadini. Il tutto nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane 2014-2020 che, in linea con le strategie dell’Agenda urbana europea e con gli obiettivi di Europa 2020, ha affrontato le principali sfide territoriali e organizzative che interessano i contesti metropolitani e avvalendosi del supporto della società in house dell’Amministrazione comunale Venis, soggetto attuatore degli interventi ad alto tasso di innovazione tecnologica. Proprio per questa specificità, gli interventi in ambito PON Metro hanno rappresentato per VENIS e Venezia, il terreno su cui sperimentare forme di procurement innovativo, nell’ottica dell’attivazione di processi di sinergia con modelli di intervento comuni e di riuso fra città metropolitane anche nell’utilizzo delle nuove formule di approvvigionamento previste dal rinnovato Codice degli Appalti del 2016.
In particolare il tema si è posto per l’intervento Smart Control Room, una vera e propria “centrale operativa unica di monitoraggio e controllo” che, in sinergia con la rete di strumenti di rilevazione esistente e grazie a nuovi moduli resi possibili dall’utilizzo di sistemi IoT complessi, raccoglie e integra tutti i dati delle centrali di controllo cittadine per realizzare economie di scala e garantire una nuova organizzazione della gestione del territorio. La SCR ,oltre a essere dotata di tecnologie all’avanguardia per la sensoristica e il rilevamento, doveva integrare i dati su traffico, mobilità, sicurezza, fornendo una visione in tempo reale dello stato dell’arte della città e modelli di previsione per permettere un’allocazione delle risorse più efficiente.La complessità del contesto ambientale e operativo di Venezia, tra peculiarità urbanistiche, caratteristiche orografiche, vincoli storico-artistici, mobilità con oltre settecentomila city users e un’affluenza turistica fra le più elevate del continente, tratteggiava un fabbisogno progettuale che doveva garantire:
-il monitoraggio in tempo reale del territorio attraverso diversi tipi di tecnologie, a seconda del contesto (acqueo, stradale e pedonale);
-la raccolta di informazioni e dati relativi a diversi soggetti di servizio pubblico (Trasporti, igiene ambientale, idrico, stradale, videosorveglianza, forze dell’ordine);
-la restituzione d’informazioni in termini d’infomobilità cittadina e in termini di sicurezza, anche ambientale.
Dall’analisi esplorativa sul mercato è emersa la mancanza di soluzioni disponibili per il controllo della mobilità di un territorio anche acqueo, con fattori ambientali peculiari come l’andamento delle maree che fossero interoperabili con i sistemi esistenti ed i cui dati venissero analizzati e gestiti da un unico sistema, in più caratterizzato da sistemi di videoanalisi specifici per la mobilità acqua e pedonale. E’ dunque maturata la scelta di avvalersi del Partenariato Per l’Innovazione, previsto all’art. 65 del D.Lgs. 50/2016, che prevede che le Amministrazioni aggiudicatrici possano indire procedure di gara in cui l’esigenza di sviluppare prodotti o lavori innovativi non può essere soddisfatta ricorrendo a soluzioni disponibili sul mercato, e, pertanto si confrontino con gli operatori del mercato per la realizzazione della migliore soluzione innovativa.
Il 7 luglio 2017 Venis ha pubblicato il bando europeo per la realizzazione della Smart Control Room attraverso la procedura del Partenariato Per l’Innovazione, cui hanno risposto 12 soggetti, fra imprese singole e/o RTI del mercato nazionale e internazionale. Il bando è stato strutturato in 3 fasi fissando un sistema di valutazione dagli elevati standard qualitativi. Nella “Fase di Prequalifica” gli operatori economici partecipanti sono stati valutati da una commissione che si è espressa sulla presenza di requisiti oggettivi:
*capacità economico-finanziarie degli ultimi 3 esercizi antecedenti la pubblicazione del bando proporzionate agli investimenti necessari per *realizzazione del progetto; fatturato medio annuo globale non inferiore a 6 milioni; fatturato medio annuo relativo a servizi/forniture nell’integrazione di tecnologie, sistemi e piattaforme ITC non inferiore 4 milioni;
Capacità tecnico-professionali idonee a garantire un adeguato ed elevato livello qualitativo del concorrente, requisito necessario per la progettazione integrata, lo sviluppo e l’implementazione del progetto: almeno un contratto, le cui attività risultino collaudate, avente ad oggetto l’integrazione di tecnologie, sistemi e piattaforme ITC per la gestione della mobilità urbana in aree urbane con popolazione pari o superiore ai 500.000 abitanti; e medesime caratteristiche anche per il monitoraggio del territorio e la gestione della sicurezza urbana e l’utilizzo di sistemi di videoanalisi per il monitoraggio e la gestione del traffico o del territorio o della sicurezza.
Le proposte pervenute a valle dei lavori della “Fase 1” sono state valutate da una commissione di 5 membri, che ha valutato le progettualità dei candidati ammessi, secondo i seguenti criteri:
-organizzazione dell’offerente (gruppo di lavoro, competenze, capacità organizzativa)
-proposte per la piattaforma (architettura, interoperabilità, data driven)
-caratteristiche funzionali e tecnologiche (scalabilità adattabilità, sostenibilità)
-modalità di assistenza e garanzia
-economicità e prezzo.
La Commissione di valutazione ha ammesso alla successiva “Fase 2”, 3 operatori con l’obiettivo di elaborare la progettazione esecutiva della SCR. Al termine della Fase 2 la stessa commissione ha provveduto alla selezione della proposta migliore, all’aggiudicazione e alla stipula dell’Accordo per la realizzazione della SCR. Il criterio utilizzato per l’aggiudicazione finale dell’appalto è stato quello del rapporto qualità/prezzo basato sulla valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa e i principali punti di forza, di tutta l’operazione, possono essere così sintetizzati:
-Procedura stimolante e sfidante, adatta ad identificare la soluzione migliore
-Rischio condiviso tra la stazione appaltante ed operatori economici/concorrenti
-Costi calmierati di progettazione stabiliti dalla stazione appaltante sotto forma di rimborso spese agli operatori fino alla progettazione esecutiva;
-Possibilità d’interruzione della procedura alla fine di ogni fase per mancato raggiungimento dell’obiettivo;
-Procedura con accentuata flessibilità di negoziazione (ad eccezione dei criteri di selezione iniziali ovvero i requisiti minimi);
Variazioni in corso d’opera incoraggiate dalla procedura stessa e dall’evoluzione innovativa/creativa del progetto.
Di contro, si è trattato di una procedura articolata che ha richiesto un’assistenza legale costante, non essendoci ancora giurisprudenza sufficiente in materia oltre a un forte impegno di competenze da parte di Venis, in qualità di Stazione Appaltante per la collaborazione nella coprogettazione, durante tutte le fasi di sviluppo del PPI e di coordinamento con tutti gli stakeholders nelle fasi di realizzazione. Per quanto riguarda le tempistiche, invece, risultano in linea rispetto al tempo che sarebbe occorso con due distinte procedure di gara tradizionali, una per la progettazione e una per la realizzazione considerando che il 7 luglio 2017 è stato pubblicato il bando iniziale ed il 19 luglio 2019 è stato affidato l’appalto, conclusosi il 5 maggio 2020 e oggi nelle fasi finali di verifica di conformità. La SCR ad oggi, nella sua quasi completa realizzazione, opera già come aggregatore di fonti dati eterogenee prodotte dall’Amministrazione Comunale, dalla Polizia Locale e dalle aziende partecipate dal Comune ed ha già dato un grande contributo al monitoraggio della città in occasione dell’emergenza legate alle misure di contrasto al COVID. Un caso di successo, che ripaga del rischio corso nell’attivare fra i primi in Italia una formula di procurement che può garantire la realizzazione di soluzioni a prova di futuro.
Fonte: Comune di Venezia – Forum PA