Si è insediato al Viminale il gruppo di studio per la modifica dell’ordinamento degli enti locali nominato dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, anche in vista della elaborazione di uno specifico disegno di legge delega in materia.
L’iniziativa segue la risoluzione di maggioranza approvata dal Senato della Repubblica lo scorso 9 ottobre in occasione dell’esame della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2019 (Def), con cui il Parlamento ha impegnato il governo ad inserire tra i provvedimenti collegati alla decisione di bilancio 2020 un disegno di legge di revisione del Testo unico dell’ordinamento degli enti locali.
Il gruppo di lavoro, che dovrà presentare una proposta entro il 31 dicembre 2020, è coordinato dal presidente emerito del Consiglio di Stato avvocato Alessandro Pajno e si compone di 18 membri:
- Antonella Manzione (Consigliere di Stato);
- Riccardo Carpino (Direttore Ufficio Affari legislativi e Relazioni parlamentari del ministero dell’Interno);
- Emanuela Garroni (Vice Capo di Gabinetto Vicario del ministero dell’Interno);
- Maria Tirone (Direttore centrale per le Autonomie locali del Dipartimento per gli Affari interni e territoriali del ministero dell’Interno);
- Rinieri Ferone (Capo Ufficio Legislativo del ministro per gli affari regionali e le autonomie);
- Vincenzo Antonelli (Università Cattolica del Sacro Cuore);
- Mario Bertolissi (Università degli Studi di Padova);
- Beniamino Caravita di Toritto (Università degli Studi di Roma “La Sapienza”);
- Marcello Cecchetti (Università degli Studi di Sassari);
- Vincenzo Cerulli Irelli (Università degli Studi di Roma “La Sapienza”);
- Marcello Clarich (Università degli Studi di Roma “La Sapienza”);
- Marco Di Folco (Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”);
- Mario Gorlani (Università degli Studi di Brescia);
- Cosimo Pietro Guarini (Università degli Studi di Bari Aldo Moro);
- Guido Meloni (Università degli Studi del Molise);
- Gino Scaccia (Università degli Studi di Teramo);
- Luisa Torchia (Università degli Studi Roma Tre);
- Claudia Tubertini (Alma Mater Studiorum – Università di Bologna).