Il governo discuterà oggi, 30 giugno, la bozza di decreto semplificazioni, ancora in fase di elaborazione, che dovrebbe comprendere 48 articoli raggruppati in tre capi:
I – Semplificazioni in materia di contratti pubblici ed edilizia;
II – Semplificazioni procedimentali e responsabilità;
III – Misure di semplificazione digitale e per il sostegno e la diffusione dell’amministrazione digitale.
Appalti senza gara fino al 31 dicembre 2021, ma con l’affidamento diretto per le opere fino a 150.000 euro e con trattativa diretta con almeno 5 operatori per le opere d’importo superiore, riservando la gara solamente a quelle di valore oltre i 5 milioni di euro. Questa la principale novità introdotta dal provvedimento. Il tanto evocato “Modello Genova”, invece, sarebbe stato accantonato. Sarebbero previsti, in alternativa, per rilanciare le opere pubbliche, poteri straordinari a termine, forse di un anno, in deroga agli enti locali committenti, ai sensi dell’articolo 63 del Codice dei contratti pubblici.