Milano è tra le 9 città finaliste dello European Capital Innovation Award 2016. Il premio, giunto alla seconda edizione, sarà assegnato il prossimo aprile dalla Commissione Europea alla città che sta costruendo il miglior ecosistema d’innovazione, consentendo sinergie tra cittadini e amministratori attraverso il tessuto imprenditoriale. Milano è stata inclusa nella short list finale perchè “ha migliorato l’inclusione sociale e proposto modelli alternativi nella fornitura di servizi pubblici allo scopo di creare maggiori opportunità per l’occupazione”.
Tra i progetti che hanno permesso a Milano di conquistare un posto tra le finaliste s’inserisce FabriQ, l’incubatore d’impresa nato a Quarto Oggiaro nel 2014 accanto a Base Milano, luogo di sperimentazione e creatività destinato a diventare fulcro dell’attività culturale e imprenditoriale della città e il progetto di prossima realizzazione Muhma, spazio dedicato alla preincubazione d’impresa dove si attiveranno processi di animazione e capacity building per l’avvio di imprese innovative a vocazione sociale.
La competizione, che nel 2014 ha visto trionfare Barcellona, è stata aperta alle città con più di 100mila abitanti in Stati membri dell’Ue e in Oaesi associati a Orizzonte 2020, il programma europeo per la ricerca e l’innovazione. Le altre 8 ammesse alla selezione finale sono: Amsterdam, Berlino, Eindhoven, Glasgow, Oxford, Parigi, Torino e Vienna.
“Pur non avendo deleghe dirette sul tema del lavoro abbiamo messo in atto una serie di interventi innovativi per favorire lo sviluppo e la crescita occupazionale del territorio. Penso ai progetti sul microcredito e ai 14 milioni di euro con cui abbiamo incentivato la creazione e lo sviluppo di nuove imprese in città. Grazie al nostro contributo sono nate circa 600 startup, dentro e fuori i diversi incubatori d’impresa in cui il Comune è presente” ha commentato l’assessore comunale alle Politiche per il lavoro, Sviluppo economico, Università e Ricerca Cristina Tajani.