“L’interpretazione dei giudici della Corte dei Conti Sezione Piemonte espressa con delibera 46/2019 che individua la natura del trasporto scolastico come servizio pubblico locale e non a domanda individuale, potrebbe comportare non pochi problemi nella prosecuzione dell’esercizio dell’attività da parte dei Comuni, che peraltro, hanno sempre effettuato tale servizio sostenendone la spesa anche con risorse proprie, spesso considerevoli”. Questo il tema al centro della lettera che il Segretario Generale dell’ANCI Veronica Nicotra ha inviato al Capo del Ministro dell’Istruzione, della Ricerca e dell’Università Giuseppe Chinè e al Capo di Gabinetto del Ministro delle Infrastrutture, Gino Scaccia.
La missiva sottolinea che il trasporto scolastico è un servizio pubblico, riconosciuto nell’ambito del diritto allo studio, costituzionalmente garantito, rivolto alle famiglie a sostegno della fruizione dell’istruzione di base e il cui esercizio da parte dei Comuni, non dovrebbe essere subordinato a regole così rigide.
Da qui l’invito ai due Ministeri ad individuare, prima dell’avvio del prossimo anno scolastico, una idonea soluzione attraverso un intervento normativo oppure una circolare esplicativa che definisca, nell’ambito dell’autonomia dell’Amministrazione e nel rispetto degli equilibri di bilancio, le modalità per assicurare alle famiglie un servizio fondamentale.